Le società di logistica di tutto il settore concordano: l’integrazione dei sistemi di gestione dei trasporti (TMS) è complicata. Tuttavia il cablaggio complesso non è l’unica cosa che crea difficoltà per le aziende. Problemi come errori di comunicazione, scadenze ravvicinate e personale IT sovraccaricato spesso rendono incontrollabili i costi di integrazione.
Redwood Logistics, con sede a Chicago, mira a eliminare queste inefficienze e a semplificare l’integrazione delle tecnologie della filiera grazie al suo prodotto più recente, RedwoodConnect 2.0. Il software è stato presentato per la prima volta alla conferenza FreightWaves LIVE a novembre, dove ha ottenuto il riconoscimento come Best in Show.
In questo aggiornamento di Freight Tech, presentato da Redwood Logistics, l’economista capo di FreightWaves Anthony Smith ed Eric Rempel, capo dell’innovazione di Redwood Logistics, hanno discusso dell’ambizioso obiettivo di semplificare l’integrazione dei sistemi per i fornitori di servizi logistici sia grandi che piccoli.
“Connect 2.0 ha la possibilità di diventare lo strumento di integrazione de facto del settore grazie alla sua incredibile efficacia in termini di costi, sicurezza e scalabilità”, ha affermato Rempel. “La nostra tecnologia fornisce alle piccole e medie imprese lo stesso kit di strumenti normalmente riservato alle grandi imprese”.
Rempel ha delineato l’obiettivo di Connect 2.0 di democratizzare la gestione della supply chain per i fornitori di servizi logistici di tutte le dimensioni. Agli utenti verrà presentata la funzionalità “plug and play” basata su cloud, la quale semplificherà i flussi di lavoro e offrirà maggiori possibilità per la condivisione dei dati.
“Connect 2.0 semplifica e ottimizza il processo di integrazione dei sistemi”, ha affermato Rempel; “consente ai nostri clienti di raddoppiare i loro investimenti in tecnologia in un unico luogo, mitigando i rischi di integrazione e fornendo un percorso chiaro per eliminare le forme tradizionali di indebitamento”.
La conversazione su Connect 2.0 continua nel video qui sotto.
Foto di Frank Mckenna su Unsplash