Secondo la seconda stima pubblicata giovedì dal Bureau of Economic Analysis, il prodotto interno lordo reale degli Stati Uniti nel secondo trimestre è sceso a un tasso annualizzato del 31,7%.
Cosa è successo Le cifre del PIL vengono aggiornate per riflettere le nuove informazioni utilizzate per calcolarlo; nella stima anticipata, pubblicata il mese scorso, la diminuzione del PIL reale nel secondo trimestre è stata del 32,9%.
La seconda stima mostra che gli investimenti negli inventari privati e le spese per consumi personali sono diminuiti meno di quanto stimato in precedenza.
Dopo un aumento del 3,1% durante il quarto trimestre del 2019, durante il primo trimestre 2020 il reddito interno lordo reale ha registrato un calo del 4,3%.
Il PIL reale è il valore rettificato per l’inflazione dei beni e servizi prodotti dal lavoro e dalla proprietà situati negli Stati Uniti.
Perché è importante Nonostante il leggero miglioramento, la stima del PIL del secondo trimestre rimane la peggiore storicamente registrata.
Sia le importazioni che le esportazioni hanno registrato una diminuzione; nel secondo trimestre dell’anno l’indice interno lordo dei prezzi all’acquisto è diminuito dell’1,5%.
Queste diminuzioni hanno influenzato i profitti: quelli della produzione attuale – profitti aziendali con valutazione degli inventari e aggiustamenti per consumo di capitale – sono in calo di 226,9 miliardi di dollari nel secondo trimestre.
Cosa potrebbe succedere La forte diminuzione del PIL nel secondo trimestre era prevista dopo che la pandemia di coronavirus ha paralizzato l’economia USA.
Il calo dell’import-export potrebbe portare a una diminuzione sostenuta anche nei trimestri futuri.
La terza stima per il PIL del secondo trimestre dovrebbe essere pubblicata il 30 settembre.