Martedì un alto diplomatico russo ha avvertito dei crescenti rischi di uno scontro militare diretto tra Mosca e gli Stati Uniti.
Cosa è successo
Il capo della non proliferazione nucleare del ministero degli Esteri russo, Vladimir Yermakov, ha dichiarato alla TASS che l’amministrazione guidata dal presidente Joe Biden sta aumentando i rischi attraverso la sua condotta rispetto al governo di Vladimir Putin.
«Se gli Stati Uniti continueranno a seguire l’attuale linea di confronto con la Russia, la posta in gioco che si aggraverà costantemente e siamo sul punto di scivolare in un conflitto armato diretto, allora il destino dello START (trattato sulle armi nucleari) potrebbe essere una conclusione scontata», ha detto Yermakov.
«La minaccia più acuta oggi è associata… al pericolo di un’escalation nucleare a seguito di uno scontro militare diretto tra potenze nucleari», ha detto Yermakov, aggiungendo: «E questi rischi, con profondo rammarico, stanno crescendo costantemente».
Ciò è avvenuto dopo che Washington il mese scorso ha detto a Mosca che avrebbe smesso di condividere determinate informazioni sulle sue capacità nucleari, poiché la Russia si era rifiutata di ricambiare. Questa decisione è stata presa in risposta alla decisione di Putin di fermare la partecipazione della Russia al trattato New START.
Perché è importante
Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, i funzionari di Putin hanno regolarmente lanciato accuse contro gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali, definiti “l’Occidente collettivo”, di aver aumentato il rischio di un conflitto nucleare. Mosca mira così a dissuadere gli alleati di Kiev dall’intervenire nella guerra in corso.