Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOG) potrebbe subire un crollo azionario fino al 25% se un giudice federale dovesse ordinare a Google di cedere il suo browser Chrome. L’attesa è alta per la cruciale decisione antitrust, prevista per agosto.
Cosa è successo
Venerdì scorso, Google e il Dipartimento di Giustizia hanno concluso le arringhe finali nella fase di definizione delle misure correttive del celebre caso antitrust. Secondo quanto riportato da Yahoo Finance, gli avvocati del DOJ hanno sostenuto che il giudice distrettuale statunitense Amit Mehta dovrebbe costringere Google a vendere Chrome e a condividere i dati di ricerca con i concorrenti, vietando al contempo gli accordi di esclusiva che garantiscono a Google di essere il motore di ricerca predefinito.
Lunedì, Ross Sandler, analista di Barclays, ha scritto che “la probabilità di una dismissione di Chrome, sebbene bassa, è aumentata” a seguito delle arringhe finali. Ha identificato “società di intelligenza artificiale ben finanziate come OpenAI, Anthropic o forse Perplexity” come i più probabili acquirenti di Chrome.
Un tale esito rappresenterebbe “un duro colpo” per Google, ha osservato Sandler, considerando i 4 miliardi di utenti di Chrome e il suo contributo del 35% ai ricavi di ricerca di Google. L’analista ha definito l’evento un potenziale “cigno nero” che porterebbe a un “significativo calo” delle azioni.
Perché è importante
Parisa Tabriz, General Manager di Chrome, ha testimoniato che la forte dipendenza del browser dall’infrastruttura di Google rende la dismissione estremamente complessa. “Chrome oggi rappresenta 17 anni di collaborazione tra il team di Chrome e il resto di Google,” ha dichiarato. “Non credo che potrebbe essere ricreato.”
La potenziale cessione di Chrome deriva dalla sentenza di agosto del giudice Mehta, che ha stabilito come Google abbia illegalmente monopolizzato i mercati della ricerca. Una vendita forzata non solo innescherebbe un calo del 15-25% del valore azionario, ma potrebbe anche comportare un calo del 30% degli utili per azione di Alphabet, secondo Sandler.
Alphabet ha riportato solidi risultati nel primo trimestre, con un fatturato di 90,23 miliardi di dollari, in crescita del 12% su base annua. Google Search ha generato 50,7 miliardi di dollari di ricavi. La decisione del giudice Mehta sulle misure correttive è attesa per agosto, e Google ha già dichiarato l’intenzione di appellarsi a qualsiasi sentenza avversa.
Alphabet ha una capitalizzazione di mercato di 2,06 trilioni di dollari e un rapporto prezzo/utili di 19,15. Lunedì, le azioni di Classe A hanno chiuso a 169,03 dollari, mentre quelle di Classe C hanno terminato a $170,37.
GOOGL mostra un trend di prezzo positivo a breve termine, ma affronta una tendenza negativa a medio-lungo termine. Secondo Benzinga Edge Stock Rankings, il titolo presenta una valutazione e un momentum complessivamente modesti, sebbene mostri un rafforzamento del momentum a breve termine. Clicca qui per vedere l’analisi completa del titolo.

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Foto: JHVEPhoto / Shutterstock