Kevin O’Leary, noto anche come Mr. Wonderful del programma televisivo Shark Tank, ha chiesto un dazio del 400% sulla Cina, sostenendo che l’attuale dazio del 104% imposto dal presidente Donald Trump non è sufficiente.
Cosa è successo
O’Leary ha espresso la sua opinione durante un dibattito alla CNN svoltosi martedì. L’imprenditore, che è presidente della O’Shares Investment e della società di private equity O’Leary Ventures, ha criticato le pratiche commerciali della Cina.
“Non giocano secondo le regole”, ha dichiarato O’Leary, riferendosi al comportamento della Cina nell’Organizzazione mondiale del commercio e alla sua esperienza commerciale con il Paese. Secondo O’Leary, la Cina ruba la tecnologia dei prodotti e la rivende agli Stati Uniti.
104% tariffs on China are not enough. I’m advocating 400%. I do business with China. They don’t play by the rules. They’ve been in the WTO for decades. They have never abided by any of the rules they agreed to when they came in for decades. They cheat, they steal, they steal IP.… pic.twitter.com/iotEgmNQrr
— Kevin O’Leary aka Mr. Wonderful (@kevinolearytv) April 9, 2025
“Non hanno mai rispettato nessuna delle regole che hanno accettato quando sono stati ammessi al mercato per diversi decenni”, ha dichiarato la star di Shark Tank.
O’Leary ritiene inoltre che gli Stati Uniti avranno un vantaggio nei negoziati, sostenendo che la presa del potere del presidente cinese Xi Jinping dipende dal mantenimento dell’occupazione per la popolazione.
Perché è importante
In risposta, mercoledì la Cina ha chiesto un dialogo con gli Stati Uniti e ha pubblicato un libro bianco in cui afferma di rispettare tutte le regole dell’OMC e sottolinea i vantaggi reciproci del commercio.
L’invito ad aumentare i dazi arriva dopo una serie di escalation di tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Nella giornata di martedì, il Presidente Trump ha imposto dazi del 104% sulle importazioni cinesi, facendo crollare i futures azionari. Come ritorsione, la Cina ha annunciato un aumento significativo dei dazi sulle merci statunitensi, portandoli all’84% dal precedente 34% il 10 aprile. Questi eventi hanno intensificato la guerra commerciale in corso tra le due maggiori economie mondiali.
È interessante notare che, secondo un rapporto citato dal Wall Street Journal, nonostante le crescenti tensioni politiche ed economiche tra Stati Uniti e Cina, molte aziende americane esitano ancora a ridurre la loro presenza nella seconda economia mondiale.
Nel frattempo, Apple Inc. (NASDAQ:APPL) in un’operazione logistica d’urgenza, ha spostato cinque carichi di iPhone e altri prodotti dai centri di produzione in India e Cina agli Stati Uniti in sole 72 ore, in vista dei dazi reciproci di Trump.
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Foto: Shutterstock