L’intelligenza artificiale sta ridisegnando il mercato del lavoro globale. Amazon (AMZN) si prepara a sostituire mezzo milione di dipendenti con robot e sistemi automatizzati, mentre altre grandi aziende seguono la stessa strada. Un fenomeno che tocca settori molto diversi, dalla logistica alle telecomunicazioni.
Cosa è successo
Amazon sta pianificando una sostituzione massiccia di forza lavoro umana con sistemi di automazione avanzata. Secondo documenti interni rivelati dal New York Times, il gigante dell’e-commerce intende ridurre progressivamente il personale nelle strutture logistiche statunitensi, arrivando a sostituire circa 600.000 addetti nel prossimo decennio.
La strategia non è improvvisata: Amazon ha già integrato oltre un milione di robot in 750 siti operativi in tutto il mondo. L’amministratore delegato Andy Jassy aveva anticipato la mossa nella sua lettera di giugno, affermando che “ci sarà bisogno di meno persone in alcuni ruoli” e che la forza lavoro corporate “si ridurrà nei prossimi anni”.
Ma Amazon non è sola. BT Group ha annunciato il taglio di oltre 40.000 posti di lavoro entro la fine del decennio, con l’a.d. Allison Kirby che ha specificato che le stime “non riflettono il pieno potenziale dell’intelligenza artificiale”. IBM prevede di eliminare circa 7.800 posizioni nei prossimi cinque anni, mentre Ikea ha già implementato il chatbot “Billie” per gestire autonomamente le richieste dei clienti.
Nel settore manifatturiero, la cinese Everwin Precision Technology ha sostituito oltre il 90% della forza lavoro con robot industriali. Anche Zara gestisce parte della produzione attraverso fabbriche automatizzate a ciclo continuo.
Perché è importante
Questa ondata di automazione rappresenta un cambio di paradigma economico irreversibile. Non si tratta più di singoli esperimenti tecnologici, ma di una trasformazione strutturale che tocca ogni settore, dalla logistica al retail, dalle telecomunicazioni alla manifattura.
Le aziende giustificano queste scelte con la necessità di rimanere competitive e aumentare l’efficienza. Tuttavia, l’impatto sociale potrebbe essere devastante: milioni di posti di lavoro sono a rischio nei prossimi anni, con conseguenze ancora difficili da prevedere su disoccupazione, disuguaglianza e coesione sociale.
La domanda non è più se l’IA sostituirà i lavoratori, ma a quale velocità e con quali strumenti la società potrà gestire questa transizione.
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Foto: YAKOBCHUK V via Shutterstock
