Lunedì, Jim Cramer ha commentato le recenti dichiarazioni del presidente Donald Trump relative alla limitazione delle esportazioni di chip IA di fascia alta verso la Cina, affermando che tale politica lascia ancora a Nvidia Corporation (NVDA) un ampio margine di manovra e non costituisce un divieto totale.
Cramer discute la politica di Trump sui chip dopo l’intervista a 60 Minutes
Cramer ha utilizzato X, precedentemente noto come Twitter, per condividere la sua interpretazione delle dichiarazioni del presidente Trump rilasciate durante l’intervista a “60 Minutes” con la conduttrice della CBS Norah O’Donnell.
“La trascrizione di 60 Minutes dei commenti del presidente Trump lascia ampio margine di manovra a Nvidia e alla Repubblica Popolare Cinese”, ha scritto Cramer, aggiungendo: “Trump sembra aver acconsentito a tutto tranne che ai chip NVDA più potenti. NON ha vietato Nvidia in Cina”.
The 60 Minutes transcript of President Trump’s comments leave a lot of latitude for Nvidia and the PRC. Trump seems to have said fine to anything but the most powerful NVDA chips. He has NOT banned Nvidia from China
— Jim Cramer (@jimcramer) November 3, 2025
Durante l’intervista rilasciata il 31 ottobre, Trump ha dichiarato a O’Donnell che, sebbene gli Stati Uniti avrebbero consentito a Nvidia di continuare a operare in Cina, l’amministrazione avrebbe limitato la vendita dei suoi semiconduttori più avanzati.
“Non consentiremo a nessun altro Paese, oltre agli Stati Uniti, di averli”, ha affermato Trump.
Jensen Huang afferma che la quota di mercato di Nvidia in Cina è crollata
A ottobre, il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha rivelato che la quota di mercato della società in Cina è crollata dal 95% a zero a causa dell’intensificarsi delle tensioni tecnologiche tra Stati Uniti e Cina.
Intervenendo all’evento Citadel Securities Future of Global Markets 2025, Huang ha dichiarato: “Al momento, siamo completamente fuori dalla Cina… Non riesco a immaginare che un politico possa ritenere che sia una buona idea”.
Ha aggiunto che le previsioni finanziarie di Nvidia non prevedono ora alcun ricavo dalla Cina.
Huang mette in guardia dal sottovalutare la potenza dell’IA cinese
La scorsa settimana Huang ha dichiarato alla CNBC che, a suo avviso, la Cina produce già una quantità significativa di chip per l’IA e non dipende esclusivamente dalla tecnologia statunitense.
Ha inoltre avvertito che sarebbe “incauto sottovalutare” i leader tecnologici cinesi come Huawei Technologies, che hanno compiuto rapidi progressi nella progettazione di semiconduttori e nello sviluppo dell’IA.
Lunedì le azioni Nvidia hanno registrato un aumento del 2,17%, chiudendo a 206,88 dollari, prima di registrare un calo dello 0,14% nella sessione di trading after-hours. L’Edge Stock Ranking di Benzinga evidenzia il forte slancio, la crescita e la qualità dell’azienda, con un andamento dei prezzi costantemente positivo su orizzonti temporali a breve, medio e lungo termine. Clicca qui per vedere come si posiziona rispetto ai suoi pari e concorrenti.

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Foto: Saulo Ferreira Angelo via Shutterstock
