Jim Cramer ha parlato agli investitori della trasformazione di Nvidia in un “titolo meme”, a seguito di un significativo calo degli utili dovuto alle restrizioni alle esportazioni degli Stati Uniti.
Cosa è successo
In un post pubblicato mercoledì su X, Cramer, ex gestore di hedge fund e conduttore di Mad Money della CNBC, ha espresso la sua preoccupazione per la trasformazione di Nvidia Corporation (NASDAQ:NVDA) in un titolo “meme”.
Ha consigliato agli investitori di ridurre le loro partecipazioni nella società, citando un colpo di 5,5 miliardi di dollari sugli utili a causa delle restrizioni statunitensi all’esportazione dei chip IA H20 di Nvidia in Cina.
“Nvidia è diventata un titolo meme e deve essere ridotto”, ha scritto Cramer.
As i said in my painful Sunday think piece for club members, Nvidia had become a meme stock and it has to be cut back.. Don’t say thanks for telling me now cause club members got the whole call
— Jim Cramer (@jimcramer) April 16, 2025
Le restrizioni, annunciate il 15 aprile, miravano a limitare l’accesso della Cina ai semiconduttori per uso militare. Si sospetta inoltre che la Cina abbia utilizzato i chip H2O di Nvidia per sviluppare il modello R1 di DeepSeek. In seguito all’annuncio, le azioni di Nvidia sono scese del 6,9% il 16 aprile 2025. Il post di Cramer suggerisce che aveva già consigliato ai membri del suo club di ridurre le partecipazioni in Nvidia in una “dolorosa riflessione domenicale”.
Alla domanda su Nvidia durante il “Mad Money Lightning Round” della CNBC, nella giornata di mercoledì, Jim Cramer ha dichiarato: “Non si può più tenere il titolo come una volta, il che significa che bisogna tagliare, e io ho detto che dovrò venderne un po’”. “È un mondo diverso”, ha aggiunto Cramer.
Perché è importante
Le restrizioni alle esportazioni degli Stati Uniti hanno evidenziato i rischi geopolitici legati alla dipendenza di Nvidia dal mercato cinese. Nvidia non ha nemmeno informato alcuni dei suoi principali clienti cinesi sulle nuove regole di esportazione statunitensi che riguardano il suo chip IA.
In risposta a un’indagine sulla sicurezza nazionale, Nvidia ha difeso la propria conformità alle norme statunitensi sulle esportazioni. L’azienda ha rilasciato una dichiarazione per rispondere all’inchiesta della House Select Committee sulla vendita dei suoi processori H20, recentemente soggetti a nuove restrizioni all’esportazione.
Oltre a Cramer, anche Dan Ives, analista di Wedbush Tech, ha espresso preoccupazione per la situazione di Nvidia e ha dichiarato alla CNBC: “La Cina è quasi uno zero per Nvidia – questo è un blocco”. D’altro canto, Vivek Arya, analista di Bank of America (NYSE:BAC), ritiene che le restrizioni all’esportazione dei chip H20 fossero previste e rappresentassero solo un “rischio gestibile” per le stime di fatturato di Nvidia.
Nel frattempo, alcuni analisti suggeriscono che i produttori cinesi di chip IA, in particolare Huawei, potrebbero trarre vantaggio dalle restrizioni sull’H20, in quanto forniscono alternative alla linea di prodotti di Nvidia.
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