Nvidia (NASDAQ:NVDA) sta portando avanti una strategia in Cina che bilancia le restrizioni alle esportazioni statunitensi con la necessità di difendere la propria quota di mercato in una delle regioni più importanti al mondo.
L’azienda sta sviluppando un nuovo chip IA, provvisoriamente chiamato B30A, basato sulla sua ultima architettura Blackwell, secondo quanto riportato martedì da Reuters.
Secondo fonti informate sulla questione, il B30A utilizzerà un design a die singolo, fornendo circa la metà della potenza di calcolo grezza dell’acceleratore dual-die B300, il prodotto di punta dell’azienda, ma sarà più potente del modello H20 che Nvidia è attualmente autorizzata a vendere in Cina.
Il chip includerà una memoria ad alta larghezza di banda e la connettività NVLink, entrambe presenti nell’H20, un processore basato su Hopper personalizzato per il mercato cinese.
Nvidia spera di spedire campioni ai clienti cinesi per i test entro settembre.
La Cina ha rappresentato il 13% dei ricavi di Nvidia nell’anno fiscale 2024. Dopo un improvviso divieto ad aprile, Nvidia ha riottenuto il permesso di vendere l’H20 solo a luglio.
La scorsa settimana, il presidente Donald Trump ha segnalato che la sua amministrazione potrebbe consentire a Nvidia di vendere in Cina versioni ridotte dei suoi chip più avanzati con una riduzione della potenza di calcolo dal 30% al 50%.
Le azioni di NVIDIA hanno guadagnato il 36% da inizio anno, mentre i giganti della tecnologia come Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Alphabet (NASDAQ:GOOGL) continuano a investire nel campo dell’IA, alimentando la domanda di processori Nvidia.
Nvidia e la sua rivale Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD) hanno già concordato un accordo che le obbliga a consegnare al governo statunitense il 15% dei ricavi derivanti dalle vendite di chip avanzati in Cina.
Parallelamente, Nvidia si sta preparando a lanciare un altro processore specifico per la Cina, l’RTX6000D, anch’esso basato su Blackwell ma ottimizzato per l’inferenza IA.
Questo chip sarà dotato di memoria GDDR convenzionale e larghezza di banda limitata a 1.398 GB/s, appena al di sotto del limite di 1,4 TB/s imposto dalle nuove norme statunitensi. L’RTX6000D avrà inoltre un prezzo inferiore all’H20 e le prime consegne sono previste per settembre.
Gli analisti rimangono divisi sulle prospettive di Nvidia in Cina. Bernstein ha avvertito che i controlli sulle esportazioni statunitensi e l’ascesa di attori locali come Huawei potrebbero ridurre la quota di mercato di Nvidia dal 66% nel 2024 al 54% nel 2025, con il tasso di localizzazione dei chip IA in Cina che salirà al 55% entro il 2027.
Al contrario, N. Quinn Bolton di Needham ha espresso un tono ottimista, prevedendo 3 miliardi di dollari di spedizioni trimestrali di H20 con margini vicini al 100% sulle scorte svalutate e prevedendo 20 miliardi di dollari di vendite nei data center cinesi entro l’anno fiscale 2028, sostenute dalla forte domanda per le prossime varianti della GPU Blackwell.
Prezzo delle azioni Nvidia
Martedì, all’ultima verifica, il titolo NVDA era in rialzo dello 0,33% a 182,61 dollari.
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Foto: El editorial via Shutterstock