L’AD di Nvidia Corp. (NASDAQ:NVDA), Jensen Huang, ha dichiarato che l’iniziativa di Donald Trump per “reindustrializzare” la produzione tecnologica statunitense è “esattamente la cosa giusta”, una “mossa intelligente” che porrà fine alla “dipendenza unilaterale” dai fornitori stranieri da parte degli Stati Uniti.
Cosa è successo
Nel corso di un’intervista a CNN trasmessa domenica, Huang ha avvertito che gli Stati Uniti stanno “perdendo un intero segmento nelle nostre industrie”, vale a dire l’arte stessa di costruire chip, server e altro hardware; ha spiegato che ripristinare questa capacità creerebbe posti di lavoro nella classe media al di fuori dei laboratori di fisica.
“Quella passione, quell’abilità, quell’arte di fare le cose… la capacità di produrre è preziosa per la crescita economica, ha valore per una società stabile in cui le persone possono creare una vita meravigliosa e una carriera senza dover prendere un dottorato in fisica”, ha aggiunto Huang.
Il suo elogio giunge mentre Washington si affida a dazi e sussidi per riportare le fabbriche in patria. Ad aprile, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt aveva dichiarato che Trump non può fare affidamento sulla Cina per le tecnologie critiche, decidendo di sospendere temporaneamente i dazi sugli smartphone in modo che le aziende potessero spostare la produzione negli USA.
Inoltre, a marzo Trump aveva annunciato che Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (NYSE:TSM) investirà almeno 100 miliardi di dollari per costruire cinque impianti di chip negli Stati Uniti, un impegno che secondo lui risolverà un grave rischio legato alla catena di approvvigionamento. La promessa di TSMC segue investimenti analoghi da parte di Samsung Electronics Co. (OTC:SSNLF), Intel (NASDAQ:INTC) e Micron Technology (NASDAQ:MU) nell’ambito di una iniziativa manifatturiera di più ampio respiro.
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Perché è importante
Gli analisti affermano che questa campagna sta rimodellando il mercato dei semiconduttori ma sta causando un aumento dei costi. Larry Fink di BlackRock ha recentemente messo in guardia che i dazi da soli non risolveranno la carenza di manodopera necessaria a un pieno rilancio dell’economia USA.
L’intervista di Huang giunge in seguito a un sondaggio del World Economic Forum, il quale ha rilevato che il 41 % dei datori di lavoro prevede di ridurre il personale entro il 2030 a causa dell’automazione, una tendenza che, secondo l’AD di Nvidia, sarà compensata dai nuovi ruoli creati. Huang ha ammonito le industrie che, se smettessero di innovare e generare nuove idee, i guadagni di produttività guidati dall’IA finirebbero per togliere posti di lavoro.
Pur riconoscendo le difficoltà, Huang ha sostenuto che “ecosistemi di industrie e manifattura” nazionali contribuiranno a ridurre la pressione geopolitica su Taiwan, le cui fonderie realizzano la maggior parte dei processori avanzati di Nvidia.
Foto: jamesonwu1972 / Shutterstock.com
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