L’uomo del “Big Short” ha un nuovo bersaglio: ecco perché scommette contro Nvidia

Gli investitori seguono le mosse di Michael Burry come un’ombra fin da quando ha predetto la crisi finanziaria del 2008, guadagnandoci mettendo in atto posizioni corte. L’uomo, ancora noto a molti come l’investitore di “The Big Short”, sta facendo parlare di sé per la sua visione ribassista su uno dei più grandi titoli tecnologici del mondo. Benzinga analizza perché Burry ha puntato al ribasso su Nvidia (NASDAQ:NVDA).

Le azioni Nvidia hanno trascorso gran parte degli ultimi 18 mesi su una corsa al rialzo trainata dall’emergere dell’IA come il settore d’investimento più caldo del mondo. Ancora a maggio 2023, le azioni Nvidia quotavano intorno ai 35 dollari. Poi è diventato chiaro che i processori grafici e i chipset di Nvidia erano componenti cruciali nello sviluppo dell’IA, e il titolo dell’azienda ha preso il largo.

Le azioni Nvidia sono aumentate da circa 40 dollari a gennaio 2024 a 147,16 dollari all’inizio di novembre. La capitalizzazione di mercato dell’azienda è salita a un incredibile 3 trilioni di dollari, e il CEO Jensen Huang ha raggiunto uno status quasi da celebrità mentre la sua azienda faceva irruzione nel Magnificent Seven dell’S&P 500. Un’esplosione di questo tipo nel prezzo delle azioni e nella capitalizzazione di mercato ha reso Nvidia una delle storie più importanti del 2024, ma Burry sa bene che ciò che sale, prima o poi, deve scendere.

Barchart riporta che Scion Asset Management, la società di Burry, detiene numerose put option su Nvidia. Oltre a questo, il quadro si fa un po’ più nebuloso nel prevedere il piano a lungo termine di Burry. Barchart ha compilato i dati sulle opzioni dalle dichiarazioni 13F di Scion di marzo, ma tali dichiarazioni includono molteplici short. Scion sta scommettendo al ribasso anche su Alibaba (NYSE:BABA), Baidu e Tripadvisor.com (NASDAQ:TRIP). I documenti rivelano solo che il totale combinato degli short di Scion ammonta a 199 milioni di dollari.

Non ci sono informazioni sulle date di scadenza o sui prezzi di esercizio, e i documenti non rivelano se Scion detenga posizioni long su Nvidia o sugli altri titoli su cui sta scommettendo al ribasso. Tutto ciò rende difficile capire se Burry abbia completamente perso fiducia in Nvidia. I dazi del Presidente Donald Trump hanno scosso molteplici settori economici, specialmente la tecnologia e il retail, dove operano Nvidia e Alibaba.

Come molte aziende tecnologiche, Nvidia dipende fortemente dai componenti cinesi, e le perplessità sui dazi hanno visto le sue azioni scivolare intorno ai 90 dollari a fine marzo. Trump sta ancora negoziando con la Cina, e Nvidia è risalita a 135,50 dollari per azione. La prossima “tegola” sarà la relazione trimestrale sugli utili, che Burry potrebbe aspettarsi al di sotto delle proiezioni.

Quindi, la domanda pressante per gli investitori è se Burry stia semplicemente facendo hedging con queste scommesse al ribasso o se creda che Nvidia sia sopravvalutata e destinata a una correzione. Ha una comprovata abilità nel ritirarsi da posizioni altamente performanti prima che il castello crolli, e questi short potrebbero far parte di questa tendenza. Tuttavia, il fatto che Burry e Scion abbiano 199 milioni di dollari in short distribuiti su più posizioni potrebbe indicare che Burry si sta proteggendo contro il rischio di ribasso.

Detto questo, il fatto che Burry stia puntando al ribasso su Nvidia dovrebbe spingere gli investitori a rivalutare le loro posizioni e obiettivi a lungo termine con questo titolo. Nel frattempo, tenete gli occhi aperti sul rapporto sugli utili di Nvidia e sulle notizie relative ai negoziati sui dazi. Entrambi avranno un impatto significativo sulle prossime mosse di Burry con Nvidia.