Hiroki Totoki, direttore finanziario di Sony Group Corp (NYSE:SONY), ha ammesso che l’azienda, nonostante il suo impressionante portafoglio, non ha abbastanza proprietà intellettuali (IP) che ha “promosso fin dall’inizio”.
Questo rappresenta una sfida per Sony, soprattutto nel momento in cui cerca di competere con rivali come Nintendo ADR (OTC:NTDOY) e Walt Disney Co. (NYSE:DIS) che dispongono di una base più solida di franchise di proprietà propria su vari media.
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“Che si tratti di giochi, film o anime, non abbiamo una IP che abbiamo promosso fin dall’inizio”, ha dichiarato Totoki al Financial Times. “Ci manca la fase iniziale (della proprietà intellettuale) e questo è un problema per noi”.
Questa ammissione ha rapidamente scatenato un’ondata di nostalgia tra i fan di PlayStation. Molti si sono riversati sui social media per condividere immagini e ricordi di franchise amati di Sony, anche se in disuso da tempo, come Sly Cooper e Resistance.
La sfida più grande di Sony: la proprietà intellettuale su tutti i media
Le osservazioni di Totoki, tuttavia, non si sono limitate ai videogiochi. I fan hanno subito notato che il suo commento riguardava l’intera attività di Sony, che comprende film, anime e altri media.
Sebbene franchise come The Last of Us abbiano avuto un enorme successo, soprattutto dopo l’adattamento HBO acclamato dalla critica, le offerte transmediali di Sony sono scarse se paragonate a potenze come Nintendo, che vanta il fascino duraturo di Super Mario e Zelda.
Sony ha tentato di rafforzare il suo portafoglio di franchise attraverso acquisizioni e partnership. Un esempio significativo è stato il tentativo fallito, insieme ad Apollo, di acquisire Paramount Global (NASDAQ:PARA) per 26 miliardi di dollari.
Il CEO Kenichiro Yoshida sulla strategia creativa di Sony
Inoltre, nel corso dell’intervista, il CEO Kenichiro Yoshida ha sottolineato l’importanza della tecnologia e della creatività, suggerendo che la forza dell’azienda risiede in queste aree.
“Abbiamo la tecnologia e la creazione è l’area che ci piace di più e in cui possiamo contribuire maggiormente”, ha dichiarato Yoshida in un’intervista separata. “Impegnandoci nella creazione, significa anche che lavoreremo con i partner sul fronte della distribuzione. Quindi credo che abbiamo sviluppato ottimi rapporti con le cosiddette Big Tech”.
Questo approccio collaborativo potrebbe portare a nuove opportunità per Sony, in particolare nel settore degli anime. Crunchyroll, un servizio di streaming di anime di proprietà di Sony, si sta espandendo rapidamente, con l’intenzione di co-produrre spettacoli per far fronte all’aumento dei costi di produzione.
Il presidente di Crunchyroll, Rahul Purini, ha sottolineato che ci sono circa 800 milioni di fan di anime a livello globale, un numero che secondo lui potrebbe crescere fino a un miliardo nel prossimo futuro.
“Date le limitazioni all’interno dell’ecosistema, c’è l’opportunità per varie aziende, tra cui Sony, di vedere se c’è un modo per aggiungere ulteriore capacità, portare altri talenti e potenzialmente sfruttare la tecnologia digitale nel processo di creazione”.
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