Il mese di settembre è continuato alla grande per i venditori allo scoperto di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) nella giornata di lunedì, dopo che le azioni sono crollate di un altro 15,8% nel primo giorno di contrattazioni dopo che il titolo è stato escluso dall’ingresso nell’indice S&P 500.
Dopo che, in seguito al suo primo frazionamento azionario, il titolo ha toccato il nuovo massimo storico di 502,49 dollari, dal 31 agosto le azioni Tesla risultano ora in calo del 31,8%, garantendo dunque un po’ di sollievo ai suoi tormentati venditori allo scoperto.
Prima del calo di lunedì mattina, i venditori allo scoperto di Tesla finora avevano già realizzato un profitto di 7,1 miliardi di dollari nel mese di settembre, secondo l’analista di S3 Partners Ihor Dusaniwsky.
Venerdì l’analista ha affermato che Tesla rimane il titolo più shortato al mondo, con oltre 24,3 miliardi di dollari in posizioni scoperte. Tale importo è più che doppio rispetto a quello del secondo titolo più shortato al mondo, Apple Inc. (NASDAQ:AAPL), con soli 10,4 miliardi di dollari in posizioni scoperte.
Una lunga strada da percorrere Sulla base dei numeri di S3, negli scambi di inizio lunedì i venditori allo scoperto di Tesla hanno aggiunto più di 4 miliardi di dollari ai profitti di settembre.
Nonostante il crollo delle azioni Tesla, da inizio anno esse risultano ancora in aumento di oltre il 308%, e i venditori allo scoperto hanno una lunga strada da percorrere per tornare in pareggio quest’anno. Alla chiusura di venerdì, i venditori allo scoperto di Tesla hanno infatti subìto 24,5 miliardi di dollari di perdite mark-to-market nel 2020, secondo S3.
Lunedì segna l’ottavo giorno nelle ultime 11 sessioni in cui gli short seller di Tesla hanno guadagnato almeno 1 miliardo di dollari in profitti o guadagni giornalieri a causa dell’estrema volatilità di Tesla.
“La volatilità continuerà nel prezzo delle azioni Tesla mentre ci avviciniamo al Battery Day del 22 settembre, alla data di pubblicazione degli utili del 28 ottobre, al continuo sviluppo di nuovi prodotti come i pick-up e i semirimorchi elettrici e alla saga in corso di produzione e vendita di auto in un mondo caratterizzato dal Covid”, ha detto Dusaniwsky venerdì.
Il punto di vista di Benzinga Indipendentemente dal fatto che sia rialzista o ribassista su Tesla, la posizione corta estremamente grande sul titolo è un’ulteriore prova che esso si comporta come non fa nessun altro titolo a grande capitalizzazione sul mercato in termini di valutazione e movimento dei prezzi. Data l’estrema incertezza associata a Tesla e le dinamiche che determinano la strana azione dei prezzi sul titolo, ai livelli attuali i trader dovrebbero essere estremamente cauti sia che adottino posizioni long oppure short.
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