Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) ha firmato un accordo per assicurarsi le forniture di nichel da BHP, la maggior azienda di estrazione al mondo; la casa automobilistica californiana cerca così di rafforzare le scorte di un componente fondamentale utilizzato per costruire le batterie dei veicoli elettrici.
Le azioni BHIP hanno avuto un rialzo del 3,13% in Australia dopo l’annuncio dell’accordo.
Cosa è successo
Si tratta del terzo accordo di questo tipo in un anno per Tesla; in base ai termini dell’accordo, BHP fornirà a Tesla il nichel dalla sua miniera Nickel West sita nell’Australia occidentale, che a detta della società mineraria è tra i produttori di questo metallo per batterie con le emissioni di CO2 più contenute.
“Si stima che nel prossimo decennio la domanda di nichel per le batterie crescerà di oltre il 500%, in gran parte per sostenere la crescente domanda mondiale di veicoli elettrici”, ha affermato Vandita Pant, Chief Commercial Officer di BHP.
Tesla, come i suoi rivali, si sta affrettando a sviluppare le supply chain e ad assicurarsi le materie prime per le batterie dei suoi veicoli elettrici; la casa automobilistica ricava già i tre quarti del suo litio e oltre un terzo del suo nichel dall’Australia, Paese ricco di minerali.
Secondo quanto riferito da Reuters, nel corso dei prossimi anni Tesla prevede di investire oltre 1 miliardo di dollari all’anno per reperire dall’Australia materiali cruciali per le batterie grazie all’affidabile industria mineraria del Paese e alle sue pratiche di produzione responsabile.
All’epoca Musk aveva spiegato che la casa automobilistica reperisce la maggior parte del litio dall’Australia e che utilizza il nichel al posto del cobalto poiché il primo garantisce una maggiore autonomia delle batterie e una maggiore capacità di stoccaggio.
Perché è importante
Il nichel è un metallo importante nella produzione delle batterie agli ioni di litio utilizzate nei veicoli elettrici e il maggior produttore mondiale di auto elettriche ha recentemente espresso preoccupazione in merito alla sua disponibilità.
L’anno scorso Tesla si era assicurata un accordo quinquennale con l’azienda australiana Piedmont Lithium Limited (NASDAQ:PLL) per la fornitura di minerale di litio ad alta purezza; a marzo di quest’anno, poi, Tesla ha stretto un accordo per la fornitura di nichel con la compagnia mineraria brasiliana Vale per l’acquisto del minerale dalla miniera di Goro, sita in Nuova Caledonia.
In passato Musk ha dichiarato che Tesla prevede di abbandonare le batterie con catodo di nichel a causa dei vincoli di fornitura, che costringeranno la casa automobilistica a effettuare la transizione dei suoi modelli di auto elettriche ad autonomia standard verso le batterie con catodo di ferro.
Movimento dei prezzi
Mercoledì le azioni TSLA hanno chiuso in calo dello 0,79% a 655,29 dollari; lo stesso giorno, le azioni PLL hanno chiuso con un balzo del 14% a 57,61 dollari.
Foto gentilmente concessa da Tesla