Secondo i media cinesi, la Contemporary Amperex Technology (CATL) ha confermato che fornirà alla Gigafactory di Shanghai di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) le proprie batterie da utilizzare nella gamma standard Plus del Model 3. Queste batterie al litio-ferro-fosfato non contengono cobalto, il ché rappresenta non solo una novità per Tesla ma anche il completamento di un obiettivo a lungo termine.
Secondo i media cinesi, CATL ha confermato che inizierà a spedire le batterie LFP alla Gigafactory questo mese. I tempi originali di spedizione corrispondono ad agosto. Tutti i MIC SP M3 saranno realizzati con gruppi batterie LFP. pic.twitter.com/cTSPh1A35u
– Ray .5923097117327E + 20; Tesla (@ ray4tesla) 17 luglio 2020
Nel 2018 Elon Musk aveva twittato che le attuali batterie di Tesla possiedono meno del 3% di cobalto e che la prossima generazione di batterie non avrebbe utilizzato questo materiale. Sembra dunque che Tesla stia iniziando a far seguire i fatti alle parole; si prevede inoltre che queste batterie costino meno, riducendo così i costi sia per l’azienda che per i clienti.
Il punto di vista di Benzinga Si tratta di un’ottima notizia per diversi motivi. Il cobalto è un elemento controverso a causa delle sue pratiche di estrazione e del suo impatto ambientale. E sebbene il risparmio sui costi sia un altro vantaggio, in questo caso è la fornitura il principale vantaggio di cui usufruirà Tesla.
Le batterie infatti sono probabilmente il problema più importante per la società, e avere una compagnia separata che produce e fornisce batterie consentirebbe a Tesla di produrre più auto, assorbendo al contempo l’offerta da altri produttori.
Foto gentilmente concessa da Tesla.