Una parte del processo di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) che lo distingue dalle case automobilistiche tradizionali è l’approccio diretto alla vendita.
Le auto di altre case vengono vendute a una concessionaria e i clienti devono poi passare attraverso quest’ultima, occupandosi di scartoffie e di spese generali prima dell’acquisto.
Quando invece si acquista una Tesla, una persona può semplicemente andare sul sito, costruire il profilo della propria auto e fare clic su acquista. Il prezzo è quello che viene visualizzato, senza sconti o contrattazioni.
Quindi, quando la società cinese Pinduoduo (NASDAQ:PDD) ha offerto un acquisto di gruppo, per un massimo di 10.000 persone, per la Tesla Model 3 fatta in Cina, è suonato un campanello d’allarme, secondo il blog Tesmanian.
Tesla China ha risposto avvisando le persone che l’azione di Pinduoduo non era autorizzata, nonostante quest’ultima abbia sostenuto che Tesla era d’accordo con l’affare; con questa offerta i cinesi intendevano risparmiare quasi 3.000 dollari per auto.
Mercoledì Tesla ha rilasciato un altro aggiornamento dopo che un dipendente di Pinduoduo ha cercato di acquistare un Model 3 e ha affermato che l’acquisto gli era stato negato senza motivo.
Tesla ha dichiarato di aver interrotto l’acquisto perché era stato effettuato dalla società, forse a scopo di rivendita, e non da un singolo.
Il punto di vista di Benzinga Per chiunque abbia familiarità con il modello di vendita di Tesla, le vendite di Pinduoduo ovviamente non sembrano autorizzate da Tesla. L’azienda è ferma sul suo modello di vendita senza contrattazioni, con l’amministratore delegato Elon Musk che sostiene che anche lui e la sua famiglia pagano i veicoli Tesla a prezzo pieno.
Foto gentilmente concessa da Tesla.