I titoli a basso flottante possono essere fra quelli più volatili sul mercato, e se ci aggiungiamo uno short squeeze i guadagni potenziali a breve termine su un titolo del genere possono essere eccezionali.
Il flottante di un titolo rappresenta il numero di azioni che vengono scambiate liberamente sui mercati quotati. Dato che gli insider e gli investitori istituzionali generalmente non scambiano le proprie azioni quotidianamente, queste ultime generalmente non contribuiscono alla liquidità a breve termine del titolo; il flottante, dunque, è il numero di azioni che restano dopo aver tenuto conto di quelle detenute dagli insider e dagli investitori istituzionali.
Perché è importante? Quando un titolo acquisisce slancio positivo sul mercato, i cosiddetti momentum buyers (ovvero coloro che comprano sul momentum) possono precipitarsi sul titolo tutti in una volta; se un titolo ha un grande numero di posizioni scoperte, la copertura degli short può far rapidamente aumentare la domanda per le azioni, innescando uno short squeeze. Dal momento che i titoli a basso flottante hanno un numero relativamente basso di azioni scambiate liberamente, un forte squilibrio tra domanda e offerta può fungere da carburante per i prezzi delle azioni.
L’acquisto di un titolo a basso flottante con un gran numero di posizioni allo scoperto, di per sé non è garanzia di short squeeze: innanzitutto deve sussistere un qualche tipo di catalizzatore che faccia muovere il titolo, ma i trader possono tenere d’occhio questi titoli nel tentativo di individuare qualsiasi segno di vita per provare a catturare la gran parte di un movimento al rialzo potenzialmente grande.
I candidati allo short squeeze: ecco dunque tre titoli del settore tech che hanno tutti gli ingredienti per poter registrare un importante short squeeze.
Koss Corporation (NASDAQ:KOSS)
Koss produce cuffie e accessori stereo, e il suo titolo ha già dimostrato di essere capace di compiere uno short squeeze. A gennaio i trader di WallStreetBets hanno spinto le azioni di Koss da meno di 4 dollari a 127,45 dollari in pochi giorni; da allora il titolo è tornato a circa 25 dollari, ma conserva ancora un potenziale esplosivo.
Secondo i dati di Finviz, Koss ha un flottante di soli 1,56 milioni di azioni e una percentuale di posizioni short sul flottante del 38,4%.
Kubient Inc (NASDAQ:KBNT)
Kubient è un altro titolo sotto osservazione del settore tech che il mese scorso ha già subito un significativo short squeeze. A metà febbraio il titolo di pubblicità video è spiccato da meno di 6 dollari fino a un massimo di 16,26 dollari, prima di stabilizzarsi nuovamente sotto i 7 dollari.
Con un flottante di soli 4,97 milioni di azioni e una percentuale di posizioni short sul flottante del 24,3%, Kubient ha ancora un sacco di carburante nel serbatoio per poter realizzare un altro short squeeze.
iSun Inc (NASDAQ:ISUN)
iSun, precedentemente nota come The Peck Company Holdings, Inc., a gennaio ha completato una fusione con iSun Energy LLC. A fine gennaio la notizia della fusione ha fatto salire le azioni Peck da meno di 6 dollari a 32,24 dollari, dopodiché l’effetto benefico su questo titolo di ingegneria, approvvigionamento e edilizia solare si è esaurito.
Le azioni sono ora tornate sotto al livello dei 13 dollari, ma un flottante di 2,54 milioni di azioni e una percentuale di posizioni short sul flottante del 20,2% rendono lo short squeeze una possibilità concreta.