L’S&P 500 sta entrando nell’ultima settimana di gennaio ai massimi storici, superando i 6.100 punti, mentre gli investitori digeriscono un cocktail di ottimismo economico, forza degli utili e importanti cambiamenti politici da Washington.
Al centro di questa euforia di mercato c’è Donald Trump. Il 47° presidente degli Stati Uniti, fresco di giuramento, ha iniziato la sua prima settimana con una serie di ordini esecutivi riguardanti il commercio, l’immigrazione e il petrolio. Alcuni ordini hanno effetti immediati, altri sono simbolici e molti devono affrontare sfide legali.
Martedì Trump ha anche svelato i piani per l’IA Stargate, un progetto da 500 miliardi di dollari. Giovedì, Trump è apparso in un discorso video a Davos, annunciando che gli Stati Uniti saranno “la capitale mondiale dell’intelligenza artificiale e delle criptovalute”.
Nel frattempo, si sta verificando una tendenza più tranquilla: l’ultima settimana di gennaio è storicamente un periodo positivo per le azioni e i dati suggeriscono che una manciata di nomi dell’S&P 500 potrebbero essere pronti per guadagni superiori alla media.
L’ultima settimana di gennaio è animata dall’ottimismo
La stagionalità non è sempre un indicatore affidabile dei mercati, ma quando i modelli persistono per quasi un secolo, richiedono attenzione.
I dati di Seasonax rivelano che negli ultimi 97 anni gennaio ha chiuso in territorio positivo il 60% delle volte, con un guadagno medio dell’1,1%.
Ciò che è ancora più sorprendente è che più della metà di questi guadagni si sono verificati nell’ultima settimana del mese.
Dal 1928, l’S&P 500 è salito in media dello 0,6% nell’ultima settimana di gennaio, chiudendo a rialzo il 61% delle volte.
5 titoli con una storia di guadagni a fine gennaio
I modelli storici non dettano il futuro, ma spesso coincidono.
In base a due decenni di dati di mercato, cinque titoli dell’S&P 500 hanno costantemente sovraperformato nell’ultimo periodo di gennaio.
Azione | Guadagno medio (ultima settimana di gennaio) | Chiusure positive (ultimi 20 anni) | Miglior performance |
---|---|---|---|
Hologic Inc. (NASDAQ:HOLX) | 4,08% (23 gennaio – 2 febbraio) | 14 volte in 20 anni | 36,58% nel 2005 |
Amazon.com Inc. (NASDAQ:AMZN) | 2,7% (23 gennaio – 30 gennaio) | 16 volte in 20 anni | 16,2% nel 2009 |
NRG Energy Inc. (NYSE:NRG) | 2,5% (23 gennaio – 2 febbraio) | 14 volte in 20 anni | 21,04% nel 2016 |
Wells Fargo & Co. (NYSE:WFC) | 1,9% (23 gennaio – 31 gennaio) | 13 volte in 20 anni | 21% nel 2009 |
Becton, Dickinson & Co. (NYSE:BDX) | 1,56% (23 gennaio – 2 febbraio) | 14 volte in 20 anni | 9,8% nel 2005 |
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