Il veterano dei mercati Jim Rogers prevede un crollo significativo dei prezzi degli asset e un disastro economico incombente, con l’intenzione di trarre profitto dallo shorting di titoli rinomati come Tesla Inc. (NASDAQ:TSLA) e Nvidia Corporation (NASDAQ:NVDA).
Cosa è successo
Rogers, che ha co-fondato il Quantum Fund e il Soros Fund Management con George Soros, vede bolle in obbligazioni, immobili e azioni. Ha scaricato una parte significativa dei suoi titoli azionari e obbligazionari in previsione di un forte ribasso, come riportato da Business Insider.
“Le obbligazioni sono una bolla, gli immobili in molti Paesi sono una bolla, le azioni si stanno preparando a una bolla”, ha dichiarato il veterano investitore e autore di viaggi in un’intervista a Soar Financially.
Rogers ha evidenziato i “segnali d’allarme” di un imminente crollo, tra cui un piccolo gruppo di titoli che guida i principali indici al rialzo e investitori inesperti che si vantano delle loro facili vittorie sul mercato.
I suoi obiettivi principali, soprannominati “Magnifici sette”, comprendono Apple Inc. (NASDAQ:AAPL), Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOG), Amazon.com Inc. (NASDAQ:AMZN), Microsoft Corporation (NASDAQ:MSFT), Meta Platforms Inc. (NASDAQ:FB), Tesla, e Nvidia.
“Quando il mercato volge al termine, gli ultimi titoli che volano alto sono i migliori short”, ha detto.
“I titoli che hanno fatto estremamente bene e sono molto costosi – spero di essere abbastanza intelligente da fare uno short la prossima volta”.
Perché è importante
L’aumento del debito degli Stati Uniti è da tempo una preoccupazione per Rogers, che a luglio ha avvertito che potrebbe portare a un’inflazione persistentemente elevata e a un aumento dei tassi di interesse.
I suoi avvertimenti fanno eco a quelli dell’economista Peter Schiff, che ha previsto una recessione e una recrudescenza dell’inflazione nel 2024 a causa degli sforzi della Federal Reserve per ripristinare la stabilità dei prezzi.
Nonostante la crescita economica e il solido mercato del lavoro, un sondaggio di Bankrate di dicembre ha rivelato che il 60% degli americani ritiene che l’economia sia in recessione. Questa percezione di declino economico è diffusa tra le varie generazioni e livelli di reddito, contraddicendo le prospettive positive di molti economisti.
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