Uno dei principali indici del mercato azionario, l’S&P 500, è in calo settimanale di oltre il 2%; queste perdite sono accompagnate dai report degli utili di due colossi del consumo, Walmart Inc (NYSE:WMT) e Target Corporation (NYSE:TGT), che hanno mostrato come maggiori costi del carburante, salari più elevati e vincoli della supply chain abbiano intaccato i profitti. Nel frattempo assistiamo all’inflazione più alta degli ultimi quattro decenni.
Nonostante la domanda al consumo sia elevata e le aziende se la cavino scaricando i maggiori costi di produzione sui consumatori tramite l’aumento dei prezzi, l’S&P 500 sta scivolando in territorio ribassista poiché si teme che la Federal Reserve possa aumentare i tassi di interesse a un ritmo che manderà gli Stati Uniti in recessione.
Il calo più recente dell’S&P 500 mette l’indice sull’orlo di un mercato ribassista ufficiale, dopo un crollo del 18,7% dai massimi del 3 gennaio di 4.796 punti; se l’indice dovesse scendere di un ulteriore 1,3% mostrando un calo del 20% dai massimi, si entrerà ufficialmente in un mercato ribassista.
E i titoli FAANG? Questi titoli costituiscono il 13,02% della ponderazione totale dell’indice S&P 500, o il 14,9% se si includono le azioni di Classe C di Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOG).
La F in FAANG: MetaPlatforms Inc (NASDAQ:FB), 1,33% dell’S&P 500, 10° titolo più pesante dell’indice
Meta Platforms, in precedenza Facebook, ha avuto un anno turbolento, per usare un eufemismo: le azioni hanno perso oltre il 43% da inizio anno, principalmente a causa del deludente report sugli utili del 3 febbraio, che ha sollevato preoccupazioni sulle prospettive di crescita generali delle aziende tecnologiche.
Il colosso dei social media ha riportato per la prima volta un calo degli utenti attivi mensili. In seguito al rallentamento della crescita degli utenti, Meta Platforms ha deciso di fare molto affidamento sulla creazione del suo metaverso per attirare nuovi utenti e attenzione sulla piattaforma; tuttavia, si tratta di un’arma a doppio taglio, poiché la divisione dell’azienda dedicata al metaverso ha perso oltre 10 miliardi di dollari nel 2021.
La A in FAANG: Amazon.com, Inc (NASDAQ:AMZN), 2,82% dell’S&P 500, 3° titolo più pesante dell’indice
Il crollo di Meta Platforms rispecchia quasi perfettamente la traiettoria di Amazon, poiché il titolo è sceso del 37% da inizio anno a seguito dell’annuncio di una perdita da 7 miliardi di dollari sulla sua partecipazione nel produttore di auto elettriche Rivian Automotive Inc (NASDAQ:RIVN).
Tuttavia, il punto culminante del report è che una divisione dell’azienda, Amazon Web Services, sta registrando una crescita, avendo generato un margine del 35% rispetto al 29% dell’ultimo trimestre, riducendo di fatto le perdite operative a 3,8 miliardi di dollari.
L’altra A in FAANG: Apple Inc (NASDAQ:AAPL), 6,58% dell’S&P 500, 1° titolo più pesante dell’indice
Il compratore stia in guardia? Forse, dato che titolo più pesante dell’S&P 500 è in calo del 24,54% da inizio anno e sta scambiando ai livelli di ottobre 2021. Nonostante ad aprile gli utili abbiano superato le stime degli analisti, la società ha avvertito che nel prossimo trimestre registrerà perdite comprese tra 4 e 8 miliardi di dollari a causa dei vincoli della supply chain, tra le altre difficoltà.
“I vincoli della supply chain causati dalle interruzioni legate al COVID-19 e dalla carenza di silicio in tutto il settore stanno influenzando la nostra capacità di soddisfare la domanda dei clienti per i nostri prodotti”, ha dichiarato il direttore finanziario Luca Maestri nel corso di una conference call.
La N in FAANG: Netflix Inc (NASDAQ:NFLX), 0,27% dell’S&P 500, 92° titolo più pesante dell’indice
Il titolo del gruppo FAANG che ha avuto l’anno peggiore è Netflix. Il gigante dello streaming è caduto in disgrazia, con un crollo di oltre il 69% da inizio anno, dopo aver annunciato nel suo recente report degli utili di non essere riuscito ad aggiungere nuovi abbonati per la prima volta da oltre 10 anni.
Nel tentativo di stimolare una nuova crescita, l’anno scorso Netflix ha acquistato tre studi di gaming e ha aggiunto 20 giochi alla sua piattaforma; inoltre, la società intende aumentare i ricavi lanciando un livello di abbonamento con pubblicità a un prezzo inferiore.
La G in FAANG: Alphabet Inc Class A (NASDAQ:GOOGL), 2,02% dell’S&P 500, 4° titolo più pesante dell’indice
In calo del 25,42% dai massimi del 2 febbraio, Alphabet (la società madre di Google) ha registrato una crescita dei ricavi più lenta del previsto nel 1° trimestre del 2022, di appena il 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in calo da una crescita del 34% riportata nel primo trimestre 2020.
Il consiglio di amministrazione di Alphabet ha autorizzato un riacquisto di azioni proprie da 70 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 50 miliardi autorizzati lo scorso anno.
Il rallentamento della crescita è un elemento ricorrente nei titoli tech quest’anno; tuttavia, gli investitori dovrebbero notare che questo aspetto fa parte di un ciclo iniziato con valutazioni eccezionalmente elevate delle attività tecnologiche nel 2011 e nel 2012.
Anche se non possiamo definirla una bolla tecnologica, alcune tendenze sono chiare. Questi titoli sono particolarmente vulnerabili all’aumento dei tassi di interesse tramite il metodo dei flussi di cassa attualizzati (DCF), che include i tassi di interesse nel processo di attualizzazione; gli analisti sell-side utilizzano i modelli DCF per valutare le azioni.
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