Il valore relativo delle azioni small-cap rispetto a quelle large-cap sta negoziando al suo punto più basso in oltre due decenni.
Come mostra il grafico qui sotto, il rapporto di prezzo tra il fondo iShares Russell 2000 ETF (NYSE:IWM) e lo SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) è al suo livello più basso dal novembre 2001 ed è diminuito di oltre un terzo nell’ultimo anno e mezzo.
Cambiamenti dinamici nelle valutazioni delle piccole capitalizzazioni
George Bonne, un analista di ricerca azionaria presso MSCI Inc. (NYSE:MSCI), ha recentemente fornito preziose informazioni riguardo alla sotto-performance delle azioni small-cap rispetto alle loro controparti large-cap.
Secondo l’analisi di Bonne, negli ultimi 15-20 anni, le azioni small-cap hanno generalmente mostrato rapporti prezzo-utili (P/E) più elevati rispetto alle azioni mid-cap e large-cap. Al contrario, sono state più convenientemente valutate in termini di rapporti prezzo-libro (P/B).
Tuttavia, si è verificato un notevole cambiamento alla fine del 2021, quando le azioni small-cap hanno iniziato a mostrare rapporti forward P/E inferiori rispetto alle azioni large-cap. Questo significa che hanno iniziato a essere relativamente più convenienti rispetto alle large-cap, sulla base del P/E.
Inoltre, il divario di valutazione tra i due indici, quando misurato dai rapporti P/B, ha attualmente raggiunto il suo punto più ampio dal marzo 2003.
Questo solleva l’argomento che le azioni small-cap possono ora presentare valutazioni interessanti, attirando potenzialmente gli investitori alla ricerca di opportunità di valore.
Cautele in mezzo all’ottimismo
Tuttavia, Bonne ha avvertito contro un entusiasmo eccessivo. Ha sottolineato che il comportamento dei prezzi dei Magnificent Seven, un gruppo selezionato di azioni che includono Apple Inc. (NASDAQ:AAPL), Microsoft Corp. (NASDAQ:MSFT), Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL), Amazon Inc. (NASDAQ:AMZN), Meta Platforms Inc. (NASDAQ:META), NVIDIA Corp. (NASDAQ:NVDA) e Tesla, Inc. (NASDAQ:TSLA), ha giocato un ruolo nell’allargare questo divario di valutazione.
Questa ristretta élite di azioni ha mostrato un aumento dell’85% dall’inizio dell’anno, rispetto all’11% dell’SPY e al -3% del fondo Invesco S&P 500 Equal Weight ETF (NYSE:RSP).
La durata di queste differenze di valutazione tra le azioni small e large-cap rimane incerta, secondo Bonne.
Il divario potrebbe ulteriormente ampliarsi se le azioni small-cap affrontano sfide a causa dei tassi di interesse elevati, oppure l’attuale ambiente di mercato potrebbe rappresentare una nuova norma.
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