In questo articolo proveremo a vedere com’è possibile battere l’approccio “buy&hold” sul mercato azionario italiano, con un trading system basato sul Donchian Channel (noto anche come Price Channel). Per questo esempio utilizzeremo il titolo Unicredit, scelto arbitrariamente fra i titoli più scambiati e capitalizzati dal paniere FTSE MIB (Euronext Italia), che dal 2006 ad oggi presenta un andamento tutt’altro che rialzista. Lo stesso approccio potrebbe comunque essere applicato a qualsiasi altro titolo azionario.
Il Donchian Channel
Il Donchian Channel, o Price Channel, è un canale di prezzo formato da due bande, una superiore e una inferiore, che tracciano rispettivamente il massimo massimo e il minimo minimo degli ultimi N periodi. Il suo ideatore, Richard Donchian, è stato soprannominato non a caso “il padre del trend following trading”, visto che il Donchian Channel è un indicatore che risponde molto bene alle classiche logiche di breakout. Significa che quando si ha la rottura del limite superiore o inferiore del canale, il mercato sta superando i limiti di prezzo entro i quali è stato costretto fino a quel momento. In pratica i rapporti di forza tra compratori e venditori si sono sbilanciati da una parte o dall’altra, per cui ci sono i presupposti per un’entrata long o short, cercando di cavalcare il trend che da lì dovrebbe più facilmente generarsi. Ciò non toglie che si possa pensare di utilizzare questo indicatore anche in strategie “mean reverting”, andando ad acquistare sul canale inferiore e nel caso vendere su quello superiore.
La struttura del Donchian Channel richiama molto un altro famoso indicatore di analisi tecnica, ossia le Bollinger Bands. Può essere infatti sfruttato anche come indicatore di volatilità, visto che si allarga e si restringe in base all’oscillazione dei prezzi, anche se lo fa in una maniera che potremmo definire meno reattiva.
Le regole della strategia con il Donchian Channel
Presupposto di operare solo long sul mercato azionario, la strategia che andremo ad applicare rimane fedele alla logica “trend following” di Donchian, attenderà quindi che i prezzi abbiano superato il canale superiore (breakout) per entrare long. La strategia sarà testata su un time frame giornaliero, su uno storico di dati che vanno dal gennaio 2006 al settembre 2022.
Per ogni ingresso si utilizzerà un ammontare fisso di 10.000€, per uniformare la valutazione e non per simulare la capitalizzazione dei guadagni, ed uno stoploss espresso in percentuale rispetto a tale valore, inizialmente posto pari al 5% (ovvero 500€). In questo modo lo renderemo indipendente dall’ampiezza del Donchian Channel, e quindi dalla volatilità, ponendo un tetto massimo al valore dello stop stesso. D’altro canto, nei momenti di maggior volatilità, questo valore potrebbe risultare troppo basso e portare a stop prematuri, ma questo potrebbe essere oggetto di una successiva ottimizzazione.
Anche il take profit sarà espresso in percentuale sul valore della posizione (inizialmente 50%), mentre per definire il Donchian Channel utilizzeremo gli ultimi 10 giorni, andando a calcolare in particolare il canale superiore come livello (trigger) di ingresso.
Come ulteriore possibilità di uscita dalla posizione long, sarà posto un limite massimo di durata del trade, inizialmente pari a 10 giorni, oltre i quali si ritiene che il trigger potrebbe aver perso la sua efficacia, per cui non ha più molto senso rimanere in posizione.
Nelle figure 3, 4 e 5 apprezziamo le metriche ottenute dalla strategia appena descritta: si tratta sicuramente di un buon punto di partenza, con risultati incoraggianti ed una equity line crescente. Allo stesso tempo si nota come questa sia piuttosto frastagliata, con almeno 3 fasi di drawdown importanti, prima di un ottimo spunto a partire dal 2020 fino ad oggi. Questo evidenzia come la strategia, seppur promettente, necessiti di essere affinata.
Altro valore un po’ marginale è l’average trade, che si attesta poco sotto 75€ (0,75% del valore del trade). Non è un valore eccessivamente basso da non rendere il sistema utilizzabile per il live trading, ma i costi commissionali e lo slippage potrebbero erodere buona parte del guadagno. È quindi opportuno procedere ad una ottimizzazione dei parametri della strategia, per vedere se ci sono spazi di miglioramento.
Vuoi un aiuto per migliorare il tuo approccio al trading? Clicca qui >>>
Ottimizzazione della strategia con il Donchian Channel
Proviamo dunque a migliorare le metriche della strategia, intervenendo sui principali parametri.
Per prima cosa proveremo ad ottimizzare il numero di periodi su cui calcolare il Donchian Channel. Dai risultati dell’ottimizzazione riportati in Figura 6, spicca il valore di 14 che permette di migliorare in maniera consistente sia il profitto netto che l’average trade (che supera i 135€), riducendo allo stesso tempo il massimo drawdown. Va detto però, che questo valore sembra essere un picco di performance isolato e potrebbe non essere un valore stabile, ma trattandosi di un esercizio a carattere esplorativo possiamo in questo caso accettarlo.
L’equity del sistema è sicuramente migliorata, ma si può provare ad affinarla ulteriormente ottimizzando i valori di stop loss e take profit percentuali come riportato in Figura 7, in cui la seconda combinazione (stop 4% e profit 40%) permette di migliorare ulteriormente tutti i valori, come dimostra anche l’incremento del profit factor (rapporto fra profitti e perdite totali) che raggiunge 1,66.
Come ultimo step, si potrebbe cercare di limitare ulteriormente il drawdown applicando un breakeven stop, ovvero uno stop in pareggio nel caso la posizione aperta raggiungesse un certo livello di profitto, così da evitare che un trade vincente si trasformi in una perdita. Questo tipo di stop non è sempre efficace sui risultati totali di una strategia, ma spesso fa dormire sonni più tranquilli al trader. Nel nostro caso, un breakeven stop che si attiva al raggiungimento del 10% di profitto (1000€), permette di apportare ulteriori benefici al sistema.
A questo punto l’equity line è sicuramente più costante, il net profit è incrementato e l’average trade supera 150€, mentre il max drawdown scenda a valori più accettabili.
Conclusioni sulla strategia con il Donchain Channel
In conclusione la logica di breakout del Donchian Channel ottimizzata nei suoi parametri per questo specifico titolo azionario (Unicredit) e time frame (giornaliero), ha dimostrato di poter battere un approccio “buy&hold”, e potenzialmente potrà essere replicata su altri titoli azionari con i dovuti aggiustamenti. Non è escluso però di poter utilizzare anche un approccio mean-reverting, che su alcuni titoli potrebbe addirittura risultare più efficace.
Con questo spunto lasciamo a voi la curiosità di sperimentare, con la mente sempre aperta a nuove idee.
Alla prossima e buon trading!
Vuoi un aiuto per migliorare il tuo approccio al trading? Clicca qui >>>