Un solo giorno di contrattazioni non può certo fare tendenza sui mercati azionari, ma le performance di giovedì potrebbero destare una certa preoccupazione.
Ieri il Dow Jones è sceso di oltre 1.000 punti, e gli investitori si stanno arrovellando per capire se questa sia un’opportunità per comprare il ribasso oppure se sia il caso di uscire prima di patire ulteriori perdite.
Compra il ribasso: da un punto di vista storico, durante un periodo di rimbalzo i mercati sono suscettibili ad almeno quattro pullback del 5%, ha dichiarato Craig Johnson, capo tecnico di mercato di Piper Sandler, su CNBC. Il pullback verificatosi ieri è uno di quegli scenari in cui gli investitori dovrebbero ‘buy the dip’ (comprare il ribasso).
A marzo, Johnson aveva consigliato di comprare i titoli quando erano vicini ai loro minimi, in base al fatto che l’S&P 500 era scambiato circa il 25% al di sotto la media mobile a 40 settimane. Ciò è accaduto solo cinque volte dal 1970, e ogni volta è stato seguito da un recupero a V.
“Ogni singola volta che si è scambiato tra il 20 e il 25 percento al di sotto della media mobile a 40 settimane, sull’avanzamento si è poi sempre registrato un aumento compreso fra il 15 e il 20 percento al di sopra di tale media mobile prima del termine della dinamica”, ha detto Johnson.
Se la storia è di qualche indicazione, l’S&P 500 potrebbe dunque salire tra i 3.450 e i 3.600 punti prima che il movimento si possa dire “definitivamente finito e completo”.
Un po’ di arretramento fa ‘bene’: va “bene” che il mercato azionario ceda una parte dei suoi recenti guadagni, ha affermato Jim Cramer al programma Squawk Box. Azioni di “buone compagnie”, come Apple Inc. (NASDAQ:AAPL), hanno semplicemente corso troppo.
“I soldi erano tutti concentrati in un paio di azioni, e quelle azioni sono andate troppo in alto”, ha spiegato Cramer.
Tutto ciò ha senso? Bisogna chiedersi se sia logico che l’indice S&P 500 sia in rialzo dall’inizio del 2020 nonostante il 13% di disoccupazione, ha detto alla CNBC Dan Niles, di Alpha One Capital Partners.
In poche parole, secondo Niles ciò “non ha senso”, e le azioni dovrebbero “definitivamente” cedere i loro guadagni a fronte di valutazioni da record.