Per Neuberger Berman l’aumento della produttività porta a mercati del lavoro più allentati che attenuano le pressioni salariali favorendo un approccio più accomodante da parte della Fed
Il boom degli investimenti in Intelligenza Artificiale (IA) porta a chiedersi se siamo di fronte a una classica bolla pronta a scoppiare, piuttosto che ad un catalizzatore di profondi cambiamenti economici e sociali, oppure a una combinazione delle due. “Non ci sono dubbi sul fatto che l’IA permanga e che stia già avendo un impatto significativo sull’economia, sui mercati e sulla nostra quotidianità. E’ sempre più misurabile, rilevante e in accelerazione e, inoltre, sembra sostenere la crescita della produttività” fa sapere Joseph V. Amato, President and Chief Investment Officer, Equities di Neuberger Berman.
L’INCREMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ
I dati più recenti dagli Stati Uniti mostrano che l’incremento della produttività sta contribuendo maggiormente alla crescita che rimane solida a fronte di una creazione di posti di lavoro contenuta. Le imprese che stanno integrando l’IA nei propri flussi di lavoro stanno difendendo, e in alcuni casi migliorando, i margini di profitto. “Le stime indicano che l’IA possa aumentare la produttività e il PIL degli Stati Uniti di circa l’1,5% entro il 2035 e di quasi il 3% entro il 2055” riferisce Amato…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.