Facebook: Zuckerberg non modererà gli interventi di Trump sul caso Floyd; i dipendenti in rivolta

Facebook: Zuckerberg non modererà gli interventi di Trump sul caso Floyd; i dipendenti in rivolta
2' di lettura

Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Facebook Inc. (NASDAQ: FB), in una riunione virtuale plenaria tenutasi martedì, ha riferito ai suoi dipendenti di essere fermamente intenzionato a non moderare un messaggio, pubblicato dal Presidente USA Donald Trump, riguardante le proteste contro l’uccisione di George Floyd.

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Cosa è successo

Zuckerberg ha detto ai suoi dipendenti che i principi e le politiche di Facebook a sostegno della libertà di parola “dimostrano che l’azione giusta in questo momento è quella di lasciare (online) questo (messaggio)”. L’ad ha tuttavia riconosciuto che molte persone si sarebbero sentite turbate dalla sua decisione.

La scorsa settimana, Trump è andato sui social media per esortare ad una vigorosa azione contro i manifestanti, richiamando il detto intransigente “quando inizia il saccheggio, inizia la sparatoria”. Questo è stato etichettato, da parte di Twitter Inc. (NYSE: TWTR), come un messaggio che glorifica la violenza, mentre è passato senza modifiche su Facebook.

Zuckerberg ha anche parlato della telefonata avuta con Trump venerdì. L’ad di Facebook ha rivelato: “Ho approfittato di questa opportunità per fargli sapere che ho ritenuto che questo messaggio fosse provocatorio e pericoloso, e per fargli sapere la nostra posizione al riguardo”.

I dipendenti di Facebook hanno iniziato a protestare su Twitter riguardo alla posizione della società sui post di Trump. Brandon Dail, un ingegnere dell’interfaccia utente di Facebook, martedì ha twittato:

Perché è importante

Numerosi dipendenti di Facebook si sono dimessi in seguito alla posizione assunta da Zuckerberg e dal colosso dei social media, secondo quanto riferito dal New York Times.

Altri dipendenti lunedì hanno organizzato uno sciopero virtuale, protestando contro la politica aziendale sui messaggi pubblicati da Trump.

Secondo il Times, i manifestanti hanno infatti segnalato la loro posizione fuori al quartiere residenziale di Zuckerberg a Palo Alto, in California, e al quartier generale di Facebook, a Menlo Park.

I gruppi per i diritti civili lunedì hanno tenuto un incontro con Sheryl Sandberg, direttore operativo di Facebook, e con Zuckerberg, etichettando la posizione dell’azienda sui messaggi di Trump come “totalmente fuorviante”.

Movimento dei prezzi di Facebook

Le azioni di Facebook hanno visto un ribasso dello 0,24%, a 232,15 dollari, nella sessione successiva alla chiusura dei mercati di lunedì. Il titolo aveva chiuso la sessione giornaliera in rialzo dello 0,35%, a 232,72 dollari.