Zoom rimuove account attivisti su richiesta cinese

La società con sede a San Josè ha cancellato gli account di due attivisti pro-democrazia su richiesta del governo di Pechino

Zoom rimuove account attivisti su richiesta cinese
2' di lettura

Giovedì, Zoom Technologies Inc. (NASDAQ:ZM) ha ammesso di aver rimosso gli account di due attivisti negli Stati Uniti e di uno a Hong Kong, su richiesta del governo cinese.

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Azione richiesta da Pechino

“A maggio e a inizio giugno, siamo stati informati dal governo cinese in merito a quattro grandi meeting pubblici su Zoom riguardanti eventi di commemorazione del 4 giugno, pubblicizzati sui social media, tra cui dettagli degli stessi meeting”, ha dichiarato l’azienda di videoconferenze in un comunicato.

“Il governo cinese ci ha informato che questa attività è illegale in Cina, e ha chiesto a Zoom di chiudere i meeting e gli account di coloro che li ospitavano”.

Zoom ha dichiarato di aver chiuso tre delle quattro riunioni perché includevano alcuni partecipanti dalla Cina continentale, riferendo che gli account degli organizzatori dei meeting sono stati sospesi.

Il governo di Pechino limita in modo significativo e reprime il ricordo pubblico delle vittime del massacro di piazza Tiananmen. Almeno 2.600 manifestanti studenteschi per la democrazia a Hong Kong vennero uccisi per mano delle autorità cinesi nel 1989, secondo i dati della Croce Rossa cinese, anche se tale cifra resta dibattuta.

Tre attivisti hongkonghesi, con sede negli Stati Uniti, e uno nella stessa Hong Kong avevano organizzato dei meeting di commemorazione per la data dell’anniversario, il 4 giugno.

Giro di vite dovuto alla mancanza di tecnologia, dice Zoom

Zoom, che ha visto una crescita record durante la pandemia di Coronavirus, ha affermato che non dispone della tecnologia per limitare la partecipazione ai meeting in base alla posizione geografica.

La società californiana ha affermato che “attualmente non ha la capacità di rimuovere partecipanti specifici da un meeting o impedire ai partecipanti di un determinato Paese di parteciparvi”.

Secondo Zoom, l’azienda lavorerà allo sviluppo della tecnologia “nel corso dei prossimi giorni” per consentire il blocco o la rimozione dei partecipanti ad un meeting in base alla posizione geografica, e che in futuro non acconsentirà alle richieste del governo cinese di avere un impatto sugli utenti che vivono al di fuori della Cina.

Movimento dei prezzi di ZM

Giovedì, le azioni Zoom hanno chiuso in rialzo di quasi lo 0,5%, a 222,07 dollari. Le azioni hanno poi registrato un ulteriore aumento dello 0,9% nella sessione after-hours, a 224,10 dollari.