Un alto funzionario dell’amministrazione del presidente USA Donald Trump ha rivelato che rappresentanti sanitari e produttori farmaceutici negli Stati Uniti prevedono che la produzione di un vaccino contro il COVID-19 inizierà entro la fine dell’estate.
Cosa è successo
Lunedì il funzionario ha dichiarato in conferenza stampa che è in corso la produzione di alcuni fra i probabili vaccini contro il coronavirus, anche se la loro efficacia non è stata ancora verificata, ha riferito la CNBC.
Rivelando le tempistiche della produzione, il funzionario ha detto: “Quando sarà in produzione e fabbricazione esattamente il materiale vaccinale? Probabilmente mancano da quattro a sei settimane”.
Lo sviluppo è stato accelerato, con investimenti fatti su diversi candidati vaccini a vari livelli di ricerca.
Tra i candidati scelti dall’amministrazione Trump, quelli di Moderna Inc (NASDAQ:MRNA) e Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) saranno sottoposti a prove umane in fase avanzata entro la fine di luglio.
Perché è importante
Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive degli Stati Uniti nonché membro della task force sul coronavirus della Casa Bianca, ha messo in dubbio il potenziale di immunità a lungo termine dei vaccini contro il COVID-19, ha riferito la CNBC.
Intanto l’FDA ha concesso di recente la designazione ‘fast track’ a due candidati vaccini prodotti dalla partnership fra Pfizer Inc (NYSE:PFE) e il suo partner tedesco BioNTech SE (NASDAQ:BNTX).
Se gli sforzi di Pfizer e del suo partner avranno successo, si potrebbero produrre fino a 100 milioni di dosi entro la fine del 2020 e oltre 1,2 miliardi di dosi entro la fine del 2021.
L’analista di Jefferies Michael Yee ha dichiarato in una nota che esiste una ragionevole probabilità che il vaccino di Moderna funzioni e che ottenga l’approvazione all’uso di emergenza entro il 2021.
Lunedì le azioni di Moderna hanno fatto un balzo di oltre il 14%, a 71,78 dollari, superando per la prima volta i 70 dollari da fine maggio.