Apple, possibile ritardo nel lancio dell’iPhone 12

Il rinvio del nuovo prodotto della casa di Cupertino era stato indirettamente anticipato da Qualcomm, azienda produttrice di chip di cui Apple è cliente 

Apple, possibile ritardo nel lancio dell’iPhone 12
2' di lettura

Giovedì, in occasione della chiamata degli utili di Apple Inc. (NASDAQ:AAPL), il direttore finanziario Luca Maestri ha riferito che i modelli di iPhone di quest’anno, che si dice siano in grado di supportare la nuova tecnologia 5G, potrebbero subire un ritardo, secondo quanto riferito da CNBC.

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Cosa è successo

La società guidata da Tim Cook potrebbe non riuscire a lanciare la prossima generazione di iPhone a settembre, anche se non è noto se il ritardo sia esteso a tutti o solo ad alcuni dei modelli di iPhone 12.

“Come sapete l’anno scorso abbiamo iniziato a vendere i nuovi iPhone alla fine di settembre. Quest’anno prevediamo di rendere disponibili le forniture alcune settimane dopo”, ha affermato Maestri.

All’inizio di questa settimana Qualcomm, Inc (NASDAQ:QCOM), nel suo resoconto degli utili, aveva accennato al fatto che uno dei suoi clienti (senza farne il nome) avrebbe ritardato il lancio di un modello di punta con tecnologia 5G e anche di aver previsto, per il trimestre che si concluderà a settembre, un volume di spedizioni di telefoni 5G in ribasso del 15% su base annua.

Perché è importante

La scorsa settimana sono emerse  sul fatto che il colosso tech di Cupertino potrebbe ritardare il suo evento di lancio dell’iPhone 5G a fine ottobre o a novembre.

A giugno l’analista di Wedbush Daniel Ives ha dichiarato che ci sono 350 milioni di dispositivi nella finestra di aggiornamento e che il 5G costituisce un elemento importante per Apple.

Giovedì l’azienda ha riferito per il terzo trimestre un utile per azione di 2,58 dollari, annunciando anche uno stock split con rapporto 4:1.

L’iPhone ha portato ricavi di 26,42 miliardi di dollari, contribuendo per il 44% al fatturato del gruppo di Cupertino.

Movimento dei prezzi

Giovedì le azioni Apple hanno chiuso in ribasso di quasi l’1,2%, a 384,76 dollari; nella sessione after-hours hanno poi guadagnato quasi il 7%, a 409,55 dollari.