UBS, il presidente progetta fusione con Credit Suisse

L’idea è di creare un vero e proprio titano bancario in Europa

UBS, il presidente progetta fusione con Credit Suisse
2' di lettura

In un momento in cui l’economia globale sta affrontando un rallentamento, due importanti banche europee stanno valutando la possibilità di ingrandirsi fondendo le proprie operazioni di business.

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Cosa è successo Secondo il Financial Times, UBS Group AG (NYSE:UBS) e Credit Suisse Group AG (NYSE:CS) starebbero realizzando un piano di fusione.

Se l’accordo andrà a buon fine, si tratterebbe della nascita di un vero e proprio colosso europeo nel settore della gestione patrimoniale e dell’investment banking, ha osservato il FT; tuttavia non sono state ancora rilasciate dichiarazioni formali sulla questione.

Il periodico svizzero Inside Paradeplatz ha riportato i colloqui originari in merito alla fusione, sostenendo che il presidente di UBS Alex Weber sarebbe la forza trainante dietro allo stratagemma chiamato “Project Signal”.

Secondo il FT, Weber ha utilizzato consulenti esterni per determinare la fattibilità dell’accordo.

Alcuni dei fattori determinanti per la fusione includono il rinnovato interesse nel consolidare le entità bancarie di tutta Europa dopo lo scoppio della pandemia e la pressione per attuare iniziative di riduzione dei costi; d’altra parte, affrontare il controllo normativo in tema antitrust potrebbe rappresentare una potenziale battuta d’arresto per la fusione, come da FT.

Perché è importante L’articolo uscito su Paradeplatz suggerisce che un accordo potrebbe essere concordato all’inizio del 2021, e che entro la fine dell’anno l’Europa potrebbe assistere alla nascita di un nuovo colosso finanziario. Ma le stime suggeriscono anche che la fusione potrebbe portare a una riduzione di posti di lavoro compresa fra il 10 e il 20%, ovvero 15.000 dipendenti in tutto il mondo.

Le due banche non hanno ancora discusso formalmente in merito alla fusione, ha osservato il FT.

Movimento dei prezzi Le azioni UBS hanno chiuso la sessione di contrattazioni di lunedì in rialzo del 2,12%, a 12,52 dollari; le azioni Credit Suisse, durante la sessione regolare, hanno guadagnato il 4%, e nell’after-market sono salite di un altro 0,08%, chiudendo a 11,19 dollari.

Foto per gentile concessione: Credit Suisse Group AG