Perde $50.000 pensando che Elon Musk le dicesse “Ti amo”

Il caso sconcertante di una truffa deepfake: come la tecnologia ha ingannato una fan sudcoreana di Elon Musk.

Perde $50.000 pensando che Elon Musk le dicesse "Ti amo"
2' di lettura

Una donna sudcoreana è stata raggirata e spinta a trasferire 50.000 dollari a un truffatore che si spacciava per Elon Musk grazie a un’avanzata tecnologia deepfake.

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La truffa, che ha coinvolto foto generate dall’intelligenza artificiale (IA) e una videochiamata deepfake, mette in evidenza la crescente minaccia delle frodi agevolate dalla tecnologia.

La vittima, indicata con lo pseudonimo di Jeong Ji-sun, ha incontrato l’imitatore su Instagram nel luglio 2023. Secondo Ji-sun, il truffatore ha fornito immagini generate dall’IA di quella che sembrava essere la carta d’identità di Musk e di lui al lavoro, che l’hanno gradualmente convinta dell’autenticità della persona con cui stava comunicando.

“Anche se sono una grande fan di Musk dopo aver letto la sua biografia, all’inizio avevo dei dubbi”, ha raccontato Ji-sun al The Korea Herald. “Musk mi ha inviato la sua carta d’identità e una foto di lui al lavoro. Mi ha anche spiegato che contatta i fan in modo casuale”.

L’inganno si è intensificato con una videochiamata in cui il falso Musk ha confessato il suo amore per Ji-sun, manipolando ulteriormente le sue emozioni.

“Musk ha persino detto ‘Ti amo, lo sai?’ quando abbiamo fatto una videochiamata”, ha raccontato Ji-sun.

Il caso fa parte di una tendenza preoccupante osservata a livello globale. Nel 2022, la Federal Trade Commission ha riferito che le truffe di tipo romantico sono costate alle vittime 1,3 miliardi di dollari. L’emergere dell’IA e della tecnologia deepfake sta aggravando la sfida, rendendo difficile la verifica delle identità sui social media e sulle piattaforme di incontri. Anche l’FBI ha evidenziato un aumento significativo delle attività criminali legate ai deepfake, sottolineando l’urgente necessità di sensibilizzazione e di salvaguardie tecnologiche contro queste truffe sofisticate. È fondamentale rimanere vigili e verificare le fonti dei contenuti digitali per evitare di cadere vittima di pratiche ingannevoli.

Secondo Norton, è possibile identificare un deepfake osservando alcune discrepanze visive: toni della pelle anormali, scolorimento, illuminazione insolita e ombre sbagliate possono indicare che un’immagine potrebbe essere stata fabbricata. I capelli che appaiono troppo perfetti, privi di crespo o di mosso, suggeriscono che l’immagine potrebbe non catturare accuratamente questi dettagli intricati, indicando l’uso di una generazione artificiale.

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