Martedì l’azienda biofarmaceutica svizzera Novartis AG (NYSE:NVS) ha annunciato un programma di riacquisto di azioni proprie da 2,5 miliardi di dollari; la direzione ha anche mostrato un livello di fiducia più elevato nelle sue proiezioni di vendita per via dell’attuale linea di prodotti in fase di sviluppo.
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Cosa è successo: la decisione di effettuare il buyback è stata stimolata dalla solida posizione di liquidità dell’azienda, oltre che alle ottime valutazioni assegnate alla sua struttura di capitale da parte di società quali Standard & Poor’s (AA-) e Moody’s (A1).
Vas Narasimhan, amministratore delegato di Novartis, ha affermato che la direzione ha “fiducia nella crescita futura e nel successo della nostra linea di produzione”; il programma di buyback inizierà immediatamente e potrebbe proseguire fino alla prima metà del prossimo anno.
Novartis prevede un aumento dei margini grazie alle misure di riduzione dei costi nelle unità Operazioni Tecniche e Servizi Aziendali; queste iniziative potrebbero far risparmiare all’azienda quasi 2 miliardi di dollari entro la fine di quest’anno; la direzione prevede risparmi aggiuntivi sui costi per altri 2 miliardi di dollari dai programmi di produttività nell’unità Operazioni Tecniche.
Perché è importante: la direzione di Novartis nutre grandi speranze nei confronti di cinque dei suoi farmaci sperimentali per il trattamento del cancro che il prossimo anno potrebbero avanzare alle fasi intermedie e finali degli studi; si prevede che sei farmaci prodotti dall’unità Farmaceutica raggiungeranno fondamentali tappe intermedie fra il 2021 e il 2022.
Sulla base dei prodotti in fase di sviluppo, Novartis occupa il secondo posto nel settore biofarmaceutico; in futuro il management prevede una crescita sostanziale dei ricavi sostenuta da questi trattamenti sperimentali.
Movimento dei prezzi: nel pre-market di martedì, all’ultimo controllo, le azioni NVS segnano +0,92%, a 88,11 dollari.
Immagine cortesemente concessa da Wikimedia