Petrolio al bivio nel 2021: gli scenari possibili

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Il petrolio affronta il nuovo anno tra speranze di ripartenza e rischio tracollo. Perché non bisogna perdere d’occhio il dato sui disoccupati Usa. La Georgia decide il segno dell’amministrazione Biden

IL DILEMMA DEL PETROLIO

Un’altra delle grandi incertezze del 2021 è il prezzo del petrolio, reduce come quello di altri asset da oscillazioni violente, ma incapace di riguadagnare i livelli pre-pandemia sia nella versione americana del WTI che in quella del benchmark globale Brent, che restano a distanza di un abbondante 20%, come mostra il grafico alla fine del paragrafo. Ancora più penalizzati sono stati i titoli del settore: gli ETF che tracciano i principali titoli Oil & Gas quotati sul NYSE viaggiano poco sopra la metà delle valutazioni di inizio 2020. I principali produttori, dai Sauditi alla Russia, entrano nel nuovo anno con un dilemma: tagliare la produzione per sostenere i prezzi? Oppure aumentarla per fare comunque cassa anche se con margini ridotti e recuperare risorse per sostenere le economie? Nonostante i vari tentativi di rimbalzo dopo il crollo di aprile, il muro dei 50 dollari al barile sembra duro da rompere con decisione, anche se il Brent ha chiuso l’anno poco sopra e il WTI non molto sotto. Tutto dipende dalla forza della ripresa economica globale. Se sarà decisamente sostenuta, la combinazione di esaurimento delle scorte e di tagli agli investimenti effettuati a fronte dei prezzi in caduta potrebbe dare una spinta inattesa, a beneficio anche dei titoli azionari del settore…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.