Ogni settimana Benzinga conduce un sondaggio per scoprire cosa entusiasma o interessa maggiormente i trader, o le loro riflessioni quando gestiscono e costruiscono i loro portafogli personali.
Questa settimana abbiamo posto la seguente domanda ai visitatori di Benzinga: nel prossimo anno quale criptovaluta fra Bitcoin ed Ethereum avrà il maggior guadagno percentuale?
Gli utenti di Benzinga si sono espressi e la maggior parte di loro crede che sarà Bitcoin a crescere di più entro la fine del 2021:
- Bitcoin (BTC): 56,5%
- Ethereum (ETH): 43,5%
La seconda domanda che abbiamo posto era: pensi che investire in criptovalute sia principalmente un’opportunità o un rischio?
Con il mondo che sta attraversando la pandemia di coronavirus, non c’è dubbio che il 2020 sia stato un anno volatile per i mercati.
In mezzo a questa volatilità, come percepiscono i lettori di Benzinga la possibilità di investire in criptovaluta nel 2021? Principalmente come un’opportunità per guadagnare o più come un rischio di perdere denaro?
Il 64% degli utenti di Benzinga percepiscono la possibilità di investire in criptovalute come un’opportunità:
- Investire in criptovaluta è principalmente un’opportunità: 64,2%
- Investire in criptovaluta è principalmente un rischio: 35,8%
Il mese scorso il nostro team ha coperto otto titoli per puntare sulla rinascita di Bitcoin.
Gli investitori che cercano un’esposizione alla criptovaluta possono prendere in considerazione una società specializzata nel settore Bitcoin come Riot Blockchain Inc (NASDAQ:RIOT) o la più recente Marathon Patent Group Inc (NASDAQ:MARA), che sta attivamente investendo in attrezzature da mining di Bitcoin; anche la società di pagamenti digitali Paypal Holdings (NASDAQ:PYPL) sta aumentando la sua esposizione all’asset digitale.
Questo studio è stato condotto da Benzinga nel gennaio 2021 e include le risposte provenienti da una popolazione diversificata di adulti di età pari o superiore a 18 anni.
L’adesione al sondaggio è stata completamente volontaria, senza incentivi offerti ai potenziali intervistati. Lo studio riflette i risultati raccolti fra oltre 500 adulti.
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