Ecco perché ci saranno sempre meno bancomat

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La riduzione dell’uso del contante, l’aumento dei pagamenti digitali e l’arrivo di nuovi servizi fintech inducono le banche a chiudere gli sportelli

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Nel 2010 gli sportelli bancari in Italia erano 34.036, dieci anni dopo il numero è sceso a 24.321. Si tratta di un calo del 30% su cui pesa l’avvento del digitale con l’home banking, il progressivo abbandono del contante e i vari servizi di nuova tecnologia. Secondo il rapporto della Fondazione per la Sussidiarietà, infatti, oggi ogni 100.000 abitanti adulti ci sono 29 filiali rispetto alle 56 di inizio decennio. Si tratta di un dato in linea con la tendenza generale in Europa che mira a snellire la presenza fisica degli sportelli bancari: se in Finlandia gli sportelli per 100.000 abitanti sono 5 e in Olanda 9,  in Portogallo e in Spagna il numero degli ATM sono rispettivamente 38 e 50.

FATTORI INCISIVI

Chiaramente, come dicevamo, ad incidere maggiormente sulla progressiva chiusura degli sportelli è l’avvento del digitale, che in era post Covid-19 sta vivendo un’accelerazione senza precedenti. A riprova di ciò l’annuncio dell’olandese Ing Groep (la banca del Conto Arancio) della chiusura dal primo luglio delle proprie 63 casse automatiche sparse sul territorio nazionale e la contestuale riduzione delle filiali da 30 a 23. Il gruppo bancario decide di farsi precursore dei tempi che stanno cambiando. Anche Deutsche Bank ha deciso di ridurre il numero degli sportelli chiudendo, entro la fine dell’anno, 150 filiali permettendo anche ai dipendenti di lavorare da casa fino a tre giorni alla settimana…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.