WhatsApp, causa al governo indiano su nuove regole privacy

La divisione di Facebook ha depositato i documenti legali presso l’Alta Corte di Delhi; si tratta di una mossa inusuale per il colosso social

WhatsApp, causa al governo indiano su nuove regole privacy
2' di lettura

Il servizio di messaggistica WhatsApp di Facebook Inc. (NASDAQ:FB) ha intentato una causa contro il governo indiano nel tentativo di bloccare le nuove regole per le aziende di social media che entreranno in vigore da mercoledì, secondo quanto riportato dall’Indian Express.

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Cosa è successo: secondo il report, martedì WhatsApp ha presentato la denuncia legale presso l’Alta Corte di Delhi; l’esposto contesta una delle nuove regole che impone alle aziende di social media di adottare disposizioni per l’identificazione del “primo creatore di informazioni”.

WhatsApp ha affermato che la disposizione inerente alla tracciabilità costituisce una violazione del diritto fondamentale delle persone alla privacy e viola la crittografia end-to-end, una tecnologia che cerca di impedire ad altri di scoprire chi invia un messaggio.

WhatsApp, che ha 400 milioni di utenti in India, ha dichiarato sulla sua pagina web di opporsi alla tracciabilità, che di fatto impone “una nuova forma di sorveglianza di massa”.

Perché è importante: la decisione di WhatsApp di presentare un reclamo legale arriva appena 24 ore dopo che la società aveva dichiarato di voler rispettare le disposizioni previste dalle nuove regole ed era in trattative con il governo indiano su alcune questioni.

Le nuove regole, annunciate dal governo a febbraio, impongono alle piattaforme di social media come Facebook, Instagram e Twitter Inc. (NYSE:TWTR) di rimuovere i contenuti offensivi entro 36 ore da un ordine legale e di stabilire un meccanismo di risarcimento dei reclami; il mancato rispetto delle nuove linee guida comporterà per le piattaforme di social media la perdita dello status di intermediario.

WhatsApp, comunque, dal 15 maggio è andata avanti con l’implementazione della sua nuova e controversa politica sulla privacy, che in precedenza era stata accolta da ampie critiche e che aveva portato milioni di utenti di utenti ad abbandonare la piattaforma.

Movimento dei prezzi: martedì le azioni di Facebook hanno chiuso in rialzo di quasi l’1% a 327,79 dollari.

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