Exxon e Shell, big del petrolio contestate e BlackRock sostiene gli azionisti “dissidenti”

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Il fondo ambientalista Engine No.1 ha piazzato due membri nel board di Exxon, anche grazie al sostegno di BlackRock. In Olanda un tribunale ha imposto a Shell di ridurre le emissioni del 45%

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La pressione sulle grandi aziende del petrolio continua ad aumentare, e le bordate arrivano sia dall’esterno che dall’interno. Come se non bastasse il trend globale verso le energie rinnovabili, che mette in pericolo la redditività delle “sette sorelle” e di tutti i produttori di petrolio in generale, dall’Olanda arriva anche una storica sentenza del tribunale che ha accolto un ricorso di un gruppo ambientalista.

MURO A 70 DOLLARI

Prima di arrivare al fatto di cronaca, dalla portata simbolica molto potente, è bene fare qualche passo indietro per inquadrare la situazione del petrolio a livello globale. Dopo il crollo dei prezzi seguito al blocco delle attività economiche causato dalla pandemia, il petrolio ha riguadagnato quota, ma non ai livelli che alcuni analisti si attendevano. Il Brent, utilizzato come benchmark globale, ha trovato un muro insormontabile a 70 dollari al barile. E la poderosa ripartenza economica in arrivo non sembra sufficiente a spingerlo oltre…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.