Il produttore cinese di auto elettriche Xpeng Inc. (NYSE:XPEV) è in procinto di raccogliere 1,8 miliardi di dollari dalla sua quotazione a Hong Kong, come riportato martedì da Reuters, che cita due fonti con una conoscenza diretta della questione.
Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!
Cosa è successo
Xpeng valuterà le sue azioni 165 dollari hongkonghesi (21,25 dollari USA) per azione nell’ambito della doppia quotazione primaria ad Hong Kong, osserva il report; la scorsa settimana è stato riferito che la casa automobilistica cinese potrebbe riuscire a raccogliere fino a 2 miliardi di dollari.
La società ha venduto 85 milioni di azioni e ha fissato un prezzo massimo di 180 dollari hongkonghesi (23,19 dollari USA) per azione per gli investitori al dettaglio, secondo il report.
Una American Depositary Receipt (ADR) di Xpeng equivale a due azioni ordinarie.
Perché è importante
Il listing di Xpeng ad Hong Kong è una doppia quotazione primaria e non una quotazione secondaria, poiché la società non soddisfa la condizione di 2 anni finanziari di conformità ai regolamenti, necessaria per una quotazione secondaria nell’hub finanziario asiatico. La società si è quotata in Borsa a New York soltanto l’anno scorso.
A marzo è emerso che le tre aziende cinesi di auto elettriche Xpeng, Nio Inc. (NYSE:NIO) e Li Auto Inc. (NASDAQ:LI) hanno assunto consulenti di investimento per le loro IPO ad Hong Kong; ora Xpeng è sulla buona strada per essere il primo fra i tre produttori di veicoli elettrici a completare una doppia quotazione ad Hong Kong.
Le società cinesi quotate negli Stati Uniti stanno portando avanti il processo di quotazione a Hong Kong per espandere la loro base di investitori più vicino a casa, oltre che per trovare una soluzione allo stringente giro di vite imposto dalle autorità regolatorie di Washington alle aziende cinesi quotate negli USA.
Movimento dei prezzi
Le azioni Xpeng hanno chiuso la sessione di martedì in rosso di quasi il 2,2% a 44,32 dollari.
Foto di JustAnotherCarDesigner su Wikimedia
