Alibaba, JD e le rivali di Nio ancora giù a Hong Kong

Titoli cinesi ancora sotto pressione a causa dei timori per la crisi di Evergrande: anche per Tencent, Xpeng e Li Auto prosegue il calo

Alibaba, JD e le rivali di Nio ancora giù a Hong Kong
2' di lettura

Martedì alcune delle maggiori aziende tecnologiche sul mercato continuano a registrare un calo delle loro azioni a Hong Kong a causa della crisi di Evergrande.

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Cosa è successo

Al momento della pubblicazione, le azioni di Alibaba Group Holding Ltd. (NYSE:BABA) quotate a Hong Kong sono in calo del 2,1% a 148,30 dollari hongkonghesi.

Sempre al momento della pubblicazione, il titolo JD.Com Inc. (NASDAQ:JD) è in calo dell’1,63% a 289,80 dollari hongkonghesi; le azioni di Tencent Holdings Ltd. (OTC:TCEHY) cedono circa l’1% a 449,80 dollari hongkonghesi.

Al momento della stampa le azioni di Baidu Inc. (NASDAQ:BIDU) sono scese del 3,9% a 150,30 dollari hongkonghesi.

China Evergrande Group (OTC:EGRNF), i cui problemi finanziari hanno provocato un tonfo nei mercati di tutto il mondo, al momento della pubblicazione cede il 3,07% a 2,21 dollari hongkonghesi.

Fra i titoli di veicoli elettrici, le aziende rivali di Nio Inc. (NYSE:NIO), ovvero Xpeng Inc. (NASDAQ:XPEV) e Li Auto Inc. (NASDAQ:LI), hanno avuto un tonfo rispettivamente del 4,45% a 141,70 dollari hongkonghesi e del 7,4% e 102,80 dollari hongkonghesi.

Al momento della pubblicazione, le azioni della casa automobilistica BYD Company (OTC:BYDDF) (OTC:BYDDY) sono in calo dell’1,6% a 239,80 dollari hongkonghesi.

L’Hang Seng, l’indice di riferimento del mercato azionario di Hong Kong, al momento della pubblicazione è sceso dello 0,88% a 23.886,25 punti.

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Perché è importante

Negli ultimi mesi il mercato azionario di Hong Kong ha registrato un’elevata volatilità a causa dell’incertezza sulla situazione normativa in Cina, dove operano molte delle maggiori società quotate a Hong Kong.

Il recente crollo giunge a causa della crisi di Evergrande, con i timori sulla capacità dell’indebitata società di sviluppo immobiliare di risolvere i suoi problemi finanziari.

Sembra che il crollo di lunedì a Hong Kong abbia causato una reazione a catena sui mercati globali, mettendo a dura prova sia l’azionario statunitense che le criptovalute.

Lunedì l’indice S&P 500 ha chiuso in calo dell’1,7% e il Nasdaq Composite ha perso il 2,19%; i titoli tecnologici a larga capitalizzazione hanno registrato importanti ribassi, con Apple Inc (NASDAQ:AAPL) che ha chiuso in rosso del 2,1%, Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) in calo del 3,08% e Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) che ha chiuso con un -3,86%.

La stessa sorte è toccata alle principali criptovalute al mondo: al momento della pubblicazione, Bitcoin (CRYPTO:BTC) era in calo del 6,3% a 42.797 dollari, Ethereum (CRYPTO:ETH) lasciava sul terreno il 6,29% a 3.006.37 dollari e Dogecoin (CRYPTO:DOGE) – una delle valute digitali preferite dagli investitori al dettaglio – cedeva circa il 5,6% a 0,2099 dollari.