Ecco quali sono tutti i vantaggi di Eltif e Pir per gli investitori

Ecco quali sono tutti i vantaggi di Eltif e Pir per gli investitori
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Lo spiegano in questa intervista a Financialounge.com Pierre-Henri Carles, Head of Amundi Real Assets in Italia, e Andrea Binelli, Responsabile Direzione Private Banking Gruppo Crédit Agricole Italia

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Scoprire il funzionamento dei Pir e degli Eltif, in quale modo possono aiutare la ripartenza economica dell’Italia e quali possono essere i vantaggi per gli investitori. Abbiamo rivolto alcune domane a Pierre-Henri Carles, Head of Amundi Real Assets in Italia, e Andrea Binelli, Responsabile Direzione Private Banking Gruppo Crédit Agricole Italia per approfondire questi temi, per scoprire qual è l’approccio specifico di Amundi e quali sono le novità in arrivo.

Quali sono le differenze e le analogie tra Pir e Eltif?

Pierre-Henri Carles: “Pir ed Eltif condividono lo stesso obiettivo: investire nell’economia reale per offrire alle piccole e medie imprese un canale di finanziamento aggiuntivo rispetto al finanziamento bancario. Tuttavia le differenze non sono poche a livello di fiscalità, territorialità, struttura e potenziale clientela.
I Pir sono dei “contenitori fiscali” e non degli strumenti finanziari in sé. L’industria del risparmio gestito si è fatta parte attiva nel lancio di numerosi fondi comuni Pir che hanno avuto un buon riscontro commerciale. Gli Eltif invece sono fondi chiusi e i capitali raccolti sono rimborsati solo a scadenza o dopo un determinato periodo di tempo. Uno dei tratti distintivi dei Pir è poi il regime di esenzione fiscale (se vengono rispettate le norme sui sottostanti e lo strumento viene detenuto per almeno cinque anni) che consiste nell’esenzione sia dalla tassazione su utili, interessi, cedole e dividendi generati dall’investimento sia delle imposte di successione. Gli Eltif non godono invece di questi benefici di natura fiscale. Esistono poi ulteriori differenze rilevanti per quanto concerne i sottostanti.
Con il Decreto Fiscale del 2020 ai Pir ordinari sono stati affiancati i Pir alternativi, che condividono con quelli “tradizionali” la struttura giuridica e le agevolazioni fiscali ma che sono veicoli con caratteristiche ben diverse sia sul fronte dei sottostanti sia su quello della capacità di investimento. Grazie a questo Decreto però le differenze tra Pir e Eltif si sono in parte assottigliate. La norma prevede infatti che i Pir alternativi possano essere costituiti attraverso un’ampia gamma di strumenti, inclusi gli Oicr chiusi e di conseguenza gli Eltif. Questi ultimi possono quindi assumere la forma di un Pir alternativo oppure i due strumenti possono essere usati in combinazione”…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.