Chi vince e chi perde con le strozzature globali post-pandemia

Chi vince e chi perde con le strozzature globali post-pandemia
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Morgan Stanley IM spiega l’importanza di costruire un portafoglio globale con titoli di aziende di alta qualità in grado di imporre i prezzi e sostenere ingenti investimenti alla luce della stretta attuale sulla filiera produttiva

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Dopo che la pandemia ha fatto irruzione su economie e mercati facendo collassare produzione e consumi a livello globale, oggi la domanda di beni e servizi sembra più forte che mai, al netto di eccezioni su qualche settore. Ma le imprese sono di fronte a sfide nuove, rappresentate da strozzature nelle catene di fornitura, scarsità di lavoro, materie prime e componenti, che mettono pressioni sui costi e riducono la disponibilità di beni da offrire sul mercato. Inoltre, il COVID-19 ha modificato drasticamente le tipologie di beni e servizi chiesti dai consumatori, per cui la minaccia per gli utili societari viene più dal lato dell’offerta che della domanda.

OFFERTA ALLA RINCORSA DELLA DOMANDA

Il team International Equity di Morgan Stanley Investment Management, nel Global Equity Observer titolato “La stretta sulla filiera produttiva” firmato da Nathan Wong, Executive Director, spiega come l’offerta abbia bisogno di tempo per adeguarsi a cambiamenti repentini della domanda. Ad esempio, nel settore dell’abbigliamento sportivo e dell’attività fisica, in cui i produttori sono localizzati nel Sud Est asiatico e segnatamente in Vietnam, Cambogia e Cina, l’impennata della domanda nei paesi sviluppati ha fatto raddoppiare i tempi di porti e container per raggiungere le destinazioni proprio per i tempi lunghi necessari ad adeguare la capacità…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.