Morgan Stanley: concorrenza può logorare dominio di Ethereum

Secondo gli analisti di Morgan Stanley, Ethereum affronta una maggiore competizione nel settore degli smart contract, dove potrebbe perdere quote di mercato

Morgan Stanley: concorrenza può logorare dominio di Ethereum
2' di lettura

La posizione dominante di Ethereum (CRYPTO:ETH) potrebbe essere erosa man mano che appare all’orizzonte un maggior numero di concorrenti, secondo un report del Wealth Management Global Investment Office di Morgan Stanley.

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Cosa è successo

Il report, intitolato Cryptocurrency 201: Che cos’è Ethereum?, è stato scritto dall’investment strategist di Morgan Stanley Denny Galindo e dal socio James Ferraioli.

Il report ha esaminato Ethereum e le differenze con Bitcoin (CRYPTO:BTC), la principale criptovaluta al mondo; l’analisi si è estesa anche ai casi d’uso di Ethereum come la finanza decentralizzata (DeFi) e i token non fungibili (NFT).

Definendo il caso ribassista per ETH, gli analisti di Morgan Stanley hanno dichiarato: “Ethereum si trova ad affrontare una maggiore concorrenza nel mercato degli smart contract rispetto a quanta deve affrontarne Bitcoin nel mercato delle riserve di valore. Ethereum potrebbe perdere quote nel mercato delle piattaforme per smart contract a favore di alternative più rapide o più economiche”.

Perché è importante

Negli ultimi anni sono saliti alla ribalta altri nomi fra i cosiddetti “killer” (o alternative) di Ethereum; questi includono monete e progetti come Avalanche (AVAX), Cardano (ADA) e Polkadot (DOT).

Sottolineando il fatto che ha un “mercato disponibile più ambizioso”, gli analisti di Morgan Stanley hanno scritto che “Ethereum deve affrontare un maggior numero di minacce competitive, problemi di scalabilità e sfide di complessità rispetto a Bitcoin; inoltre, Ether è più volatile di Bitcoin”.

Per quanto riguarda la scalabilità, i ricercatori di Morgan Stanley hanno affermato che sono necessarie meno transazioni per utente per utilizzare Bitcoin, che funziona in modo “analogo a un conto di risparmio decentralizzato”.

“La domanda di Ethereum è legata più strettamente alle transazioni; pertanto, simili vincoli di scaling danneggiano la domanda di Ethereum più di quanto non sopprimano la domanda di Bitcoin, poiché gli utenti di Bitcoin non hanno bisogno di molte transazioni”, secondo il report.

I ricercatori hanno anche evidenziato un panorama normativo in evoluzione per quanto riguarda Ethereum e il fatto che applicazioni come la DeFi potrebbero entrare in conflitto con le leggi attuali.

“Se la regolamentazione o la legislazione ridurranno la domanda di queste transazioni, la domanda di Ether potrebbe diminuire”, afferma il report.

Segnatamente, gli sviluppatori di Ethereum hanno liquidato un precedente monito di JPMorgan secondo cui la rete potrebbe non crescere abbastanza velocemente da scongiurare la concorrenza.

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