La “grande fuga” degli yacht degli oligarchi russi per evitare sequestri

La “grande fuga” degli yacht degli oligarchi russi per evitare sequestri
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Putin è stato solo il primo di una lista di miliardari russi in cerca di ‘porti sicuri’ per navi di lusso a rischio sequestro a causa delle sanzioni

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Sempre più ‘circondati’ dalle sanzioni occidentali in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, gli oligarchi russi cercano di mettere in salvo i propri beni di lusso, in particolare gli yacht ancorati nei porti di tutto il mondo. I dati elaborati da MarineTraffic ed esaminati dalla CNBC, infatti, mostrano almeno quattro enormi imbarcazioni di proprietà degli affaristi russi muoversi in queste ore in cerca di porti sicuri come il Montenegro e le Maldive, quest’ultime prive di un trattato di estradizione verso gli Stati Uniti. Ma il primo ad abbandonare i porti per insicuri per il suo yacht di lusso è stato il gran capo russo, Vladimir Putin.

IL MONDO A CACCIA DI BENI RUSSI

La ‘grande fuga’ di yacht arriva dopo l’annuncio di una vasta gamma di sanzioni verso la Russia decise da diversi paesi occidentali, Stati Uniti in testa. L’amministrazione Biden ha recentemente annunciato la creazione di una task force che prenderà di mira i beni degli oligarchi russi, tra cui yacht e ville. In Francia, il governo sta mettendo insieme una lista di proprietà di oligarchi russi, tra cui auto e barche di lusso, da sequestrare a seguito delle sanzioni decise dall’Unione europea. Stessa decisione anche nel Regno Unito, dove il segretario ai trasporti, Grant Shapps, ha chiesto a tutti i porti del paese di non fornire accesso alle navi battenti bandiera russa o a imbarcazioni registrate, di proprietà, controllate, noleggiate o gestite da russi…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.