Ecco 12 differenze chiave tra Web 2.0 e Web 3.0

Una panoramica sulle differenze tra Web 2.0 e Web 3.0 a livello di struttura, infrastruttura, archiviazione dati, proprietà degli asset digitali, pagamenti e altro

Ecco 12 differenze chiave tra Web 2.0 e Web 3.0
3' di lettura

La crescita del metaverso continua a prendere piede, con le aziende che piazzano scommesse e depositano marchi relativi a questo nuovo settore in crescita.

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JPMorgan Chase (NYSE:JPM) ha recentemente presentato un report sul metaverso e su un’opportunità da mille miliardi di dollari chiamata “Opportunità nel metaverso: come le aziende possono esplorare il metaverso e navigare tra clamore e realtà”.

Il report di 18 pagine coincide con l’apertura di una lounge di JPMorgan a Decentraland, una delle numerose società di terre virtuali che ha anche un proprio token chiamato Decentraland (CRYPTO:MANA).

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JPMorgan prevede una transizione dal Web 2.0 al Web 3.0 nei prossimi anni e illustra le principali differenze tra i due paradigmi, come riportato di seguito.

Mondi virtuali

Web 2.0: Second Life, Roblox Corp (NYSE:RBLX), Fortnite
Web 3.0: Decentraland, The Sandbox (CRYPTO:SAND), Cryptovoxes, Somnium Spaces

Struttura organizzativa

Web 2.0: detenuta a livello centrale, decisione basata sulla possibilità di aggiungere valore per gli azionisti
Web 3.0: governance della comunità come DAO e token nativi, le decisioni si basano sugli input della comunità

Archiviazione dati

Web 2.0: centralizzata
Web 3.0: decentralizzata

Piattaforma

Web 2.0: PC, console, realtà virtuale, realtà aumentata, dispositivi mobili e app
Web 3.0: PC, realtà virtuale, realtà aumentata, dispositivi mobili e app in arrivo

Infrastruttura pagamenti

Web 2.0: pagamenti tradizionali come carte di credito e di debito
Web 3.0: wallet di criptovaluta

Proprietà degli asset digitali

Web 2.0: in locazione all’interno della piattaforma in cui viene acquistata
Web 3.0: di proprietà degli utenti tramite i token non fungibili

Portabilità degli asset digitali

Web 2.0: bloccata nella piattaforma
Web 3.0: trasferibile

Creatori di contenuti

Web 2.0: studi e sviluppatori di giochi
Web 3.0: community, studi di gioco e sviluppatori

Attività

Web 2.0: socializzazione, giochi multiplayer, streaming di giochi, giochi competitivi (eSport)
Web 3.0: giochi play-to-earn, esperienze, socializzazione, giochi multiplayer, giochi competitivi in streaming (eSport)

Identità

Web 2.0: avatar in-platform
Web 3.0: identità interoperabili, identità anonime basate su chiavi private

Pagamenti

Web 2.0: valuta virtuale in-platform, come Robux per Roblox
Web 3.0: criptovalute e token

Ricavi da contenuti

Web 2.0: la piattaforma o l’app store guadagna il 30% da ogni gioco acquistato, il restante 70% va agli sviluppatori
Web 3.0: protocollo peer-to-peer con cui gli sviluppatori incassano entrate e royalties dirette su trade secondari di NFT; gli utenti possono guadagnare giocando o partecipando alla governance.

Perché è importante

JPMorgan prevede la creazione di diversi mondi virtuali e l’ampliamento della quantità di interazioni sociali digitali.

I mondi dei giochi di ruolo esistono da anni, con JPMorgan che cita ‘Second Life’ e ‘The Sims’; fra gli altri esempi di mondi digitali popolari in cui la gente trascorre diverse ore alla settimana interagendo con altri utenti, vi sono ‘Minecraft’ di Microsoft Corp (NASDAQ:MSFT) e ‘World of Warcraft’ di Activision Blizzard (NASDAQ:ATVI).

Mentre una volta gli eventi virtuali dei musicisti e i marchi depositati da società legate al metaverso avrebbero strappato soltanto un titolo di giornale, ora JPMorgan prevede che questi eventi costituiranno la visione del metaverso.

“Adesso siamo a un punto di svolta”, ha dichiarato JPMorgan nel report.

Il passaggio ai giochi play-to-earn e agli NFT potrebbe cambiare per sempre il modo in cui vengono giocati i videogiochi e offrirebbe ai giocatori un modo per possedere gli oggetti che acquistano e anche condividere il successo del gioco dal punto di vista monetario.

Inoltre, i token conferiscono ai loro titolari la possibilità di esprimere un voto e la propria voce nel processo decisionale.

La crescita del Web 3.0 potrebbe espandere i casi d’uso per le criptovalute e i crypto wallet.

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