Columbia Threadneedle: la guerra penalizza l’Europa, ma le banche non sono a rischio

Columbia Threadneedle: la guerra penalizza l’Europa, ma le banche non sono a rischio
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Il conflitto sta avendo grandi ripercussioni sull’aumento dei prezzi delle materie prime e di conseguenza dei bene di consumo, rallentando la crescita del Vecchio Continente, appena uscito dalla pandemia. Domina l’incertezza sui tassi e sulle prossime mosse delle banche centrali

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L’Europa è uno dei principali continenti che risente delle conseguenze della guerra Russia-Ucraina. Le banche e altri titoli europei esposti alla Russia hanno perso oltre il 30% e potrebbero verificarsi ulteriori perdite sui crediti. Francis Ellison, Client Portfolio Manager di Columbia Threadneedle Investments fa notare che le banche europee dispongono di un capitale in eccesso significativo, sufficiente a innescare riacquisti azionari, perciò non si teme per la loro solvibilità non dovrebbe essere a rischio.

RISCHI DA INFLAZIONE ELEVATA

Gli aspetti più a rischio sono quelli legati all’inflazione. “Prima dell’invasione russa – aggiunge Ellison – l’Europa si aspettava il primo aumento dei tassi da parte della Banca centrale europea nella seconda parte del 2022. È probabile che tale intervento venga rinviato. Tuttavia, il rendimento del Treasury Usa decennale è diminuito di appena 20 punti base, a indicazione dei timori per l’inflazione. Monitoriamo le prospettive d’inflazione e terremo conto degli eventuali effetti sui tassi d’interesse a lungo termine nelle nostre decisioni d’investimento”. L’aumento dell’inflazione, trainato dai prezzi dell’energia, può accentuare le pressioni sui costi delle aziende perciò la strategia di Columbia Threadneedle Investments è di ricercare titoli con un solido potere di prezzo che, dopo qualche turbolenza a breve termine, dovrebbero continuare a prosperare…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.