Dopo una settimana che ha visto la Fed avviare il ciclo di rialzi e anche Bank of England alzare i tassi, l’incertezza continua a dominare e spinge gli investitori verso porti sicuri. Il rimbalzo degli asset cinesi
I negoziati tra Mosca e Kiev non sono riusciti a produrre un cessate il fuoco nonostante la rinuncia alle ambizioni di entrare nella Nato del presidente ucraino. Il conflitto si è invece intensificato e la UE ha adottato una nuova ondata di sanzioni andando a colpire le esportazioni di beni di lusso dall’Europa alla Russia e le importazioni di acciaio e metalli dalla Russia, mentre sono state per ora risparmiate le importazioni energetiche. L’escalation delle sanzioni rappresenta una chiara minaccia alla crescita, mentre la Fed e la Bank of England hanno alzato i tassi di un quarto di punto come da attese per contrastare l’inflazione alimentata da energia e commodity.
IMPATTO NEGATIVO SOPRATTUTTO IN EUROPA
Edmond de Rothschild nel suo commento settimanale sui mercati internazionali prevede che la crisi ucraina avrà un impatto molto negativo sulla crescita globale e ancora di più su quella europea, per cui mantiene il proprio sottopeso dell’azionario in portafoglio rimanendo sottopesata anche di bond governativi e Investment Grade e restando cauta sulla duration vista l’inflazione persistente. Questo ambiente di elevata incertezza continua a spingere gli investitori verso il porto sicuro del franco svizzero, con la banca centrale elvetica costretta a intervenire per tenere sotto controllo il prezzo della moneta…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.