Amundi: luci e ombre sul rischio “green”

Amundi: luci e ombre sul rischio “green”
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Non esiste una verità univoca per parlare dell’impatto degli investimenti Esg sui portafogli e dei rendimenti di asset più o meno sostenibili. L’approfondimento, a cura di Thierry Roncalli ed Elodie Laugel, fa luce su questi aspetti

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Ci si chiede spesso qual è l’impatto degli investimenti Esg sui rendimenti dei portafogli. Il dubbio è che ci possa essere una bolla nel mercato degli investimenti green. Possiamo parlare di un premio per il rischio Esg? Esg può essere un nuovo fattore di rischio? A far chiarezza, Thierry Roncalli, Head of Quantitative Research Amundi Institute, ed Elodie Laugel, Global Head of Institutional Marketing, Chief Responsible Investment Officer and Member of Amundi Executive Committee, ne parlano nel report “Premio per il rischio green e performance degli investimenti Esg”.

PREMIO PER IL RISCHIO ESG

Il premio per il rischio è l’extra-rendimento atteso realizzato da un investitore in quanto esposto a un rischio sistematico. “Pertanto – scrivono gli esperti di Amundi – dobbiamo distinguere tra rendimenti attesi (o richiesti) e rendimenti storici (o realizzati). Da un punto di vista teorico, vi è un consenso scientifico sul fatto che il premio per il rischio delle attività brown sia positivo, il che implica che il premio per il rischio delle attività green sia negativo (Bolton e Kacperczyk, 2021; Pastor et al., 2021, Pedersen et al., 2021). Questo perché vi è un rischio di mercato sistemico quando si investe in attività brown a causa di diversi fattori, tra cui i rischi legati al prezzo del carbonio, alla regolamentazione, alla reputazione, ai cosiddetti asset incagliati e ai rischi climatici. L’extra-rendimento atteso positivo delle attività brown non implica necessariamente che la performance delle attività green sia inferiore”…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.