2 titoli da dividendo europei che resistono alla guerra

Mentre anche l'azionario europeo è nello scompiglio a causa della guerra tra Russia e Ucraina, ecco due titoli da dividendo che potrebbero interessare gli investitori.

2 titoli da dividendo europei che resistono alla guerra
2' di lettura

Mentre l’ETF SPDR Portfolio Europe (NYSE:SPEU) è sceso di circa il 32% da inizio anno, potrebbe essere il momento migliore per cercare azioni che sono state sottovalutate nel mercato azionario europeo. L’ETF SPDR Portfolio Europe cerca di tracciare la performance dello STOXX Europe Total Market Index, l’equivalente europeo dell’indice S&P 500 negli Stati Uniti.

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La caduta delle azioni europee può essere attribuita in gran parte alla guerra tra Russia e Ucraina, con il Cremlino che ha utilizzato le esportazioni dei prodotti petroliferi ed energetici come leva finanziaria in risposta alle sanzioni. D’altra parte, investire in azioni europee può essere un ottimo modo per diversificare il proprio portafoglio, soprattutto dopo il ribasso subito da queste azioni.
Ecco due titoli europei ad alto rendimento pronti a riprendersi dai forti cali.

Koninklijke Philips

Philips (NYSE:PHG) offre un rendimento da dividendi del 6% o 96 centesimi per azione all’anno, con un track record incoerente di aumento dei dividendi. Koninklijke Philips è un’azienda sanitaria globale diversificata che opera in tre segmenti tra cui diagnosi e trattamento, assistenza connessa e salute personale.

La società intende ricevere 19.571.218 azioni tramite il regolamento anticipato dei contratti a termine (stipulati nell’ambito dello stesso programma di riacquisto di azioni) annullandoli, il che comporterebbe l’emissione di 869.743.864 azioni ordinarie a fine 2022.

AstraZeneca PLC.

AstraZeneca (NASDAQ:AZN) offre un rendimento da dividendi del 3,56% o 1,96 dollari per azione all’anno tramite pagamenti semestrali, con un track record di aumento dei dividendi nell’ultimo anno. AstraZeneca vende farmaci in diverse classi terapeutiche importanti, tra cui gastrointestinali, diabetici, cardiovascolari, respiratori, oncologici e immunologici; la maggior parte delle vendite proviene dai mercati internazionali, con gli Stati Uniti che rappresentano quasi un terzo delle vendite.

Nella prima metà del 2022, AstraZeneca ha registrato un aumento dei ricavi totali del 48% a circa 22 miliardi di dollari, con una crescita proveniente da tutte le aree di malattia e con l’aggiunta di Alexion.

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