Stati Uniti vs. OPEC? La Casa Bianca risponde

La Casa Bianca mercoledì ha risposto alla riduzione delle quote di petrolio prodotte da parte dell'associazione OPEC+

Stati Uniti vs. OPEC? La Casa Bianca risponde
2' di lettura

Mercoledì la Casa Bianca ha risposto alla riduzione di estrazione del petrolio da parte dell’OPEC+; il presidente Joe Biden si è detto infatti deluso dalla miope decisione della coalizione di tagliare le quote di produzione nell’attuale contesto macro e geopolitico incerto.

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La Casa Bianca ha anche affermato che il Dipartimento dell’Energia fornirà altri 10 milioni di barili di petrolio dalla Strategic Petroleum Reserve (SPR) e continuerà a farlo sotto la direzione di Biden per promuovere la sicurezza energetica negli Stati Uniti.

Cosa è successo

Mercoledì la coalizione OPEC+ ha annunciato una riduzione della produzione di petrolio per 2 milioni di barili al giorno.

Questa riduzione potrebbe determinare un’inversione dei prezzi del petrolio e del gas, che scendono da settimane; secondo Reuters ciò avviene nonostante gli Stati Uniti stiano esercitando pressioni sulla coalizione affinché mantenga le attuali quote. Il calo della produzione arriva solo due settimane prima delle elezioni di medio termine e rischia di spingere i prezzi del gas ai livelli della scorsa estate.

La riduzione del petrolio dell’OPEC+ ha evidenziato due punti chiave: gli Stati Uniti rimangono troppo dipendenti dall’energia straniera e i benefici dell’ «Inflation Reduction Act» di Biden, che ha rafforzato la produzione e la transizione dell’America verso l’energia pulita, restano ancora incerti.

Perché è importante

Il forte calo della produzione dell’OPEC+ è dovuto a un calo ancora più marcato dei mercati dell’energia, che hanno avuto un andamento record nella prima metà del 2022, e attualmente intravedono il timore che una recessione possa deprimere la domanda.

Alcuni lo considerano invece una strategia dell’OPEC per controllare il prezzo dell’energia.

Nella sua risposta, la Casa Bianca ha dichiarato che si consulterà con il Congresso su strumenti e poteri aggiuntivi per ridurre il controllo dell’OPEC sui prezzi.

Dalla fine di giugno, il greggio Brent è diminuito di circa il 20%. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina a marzo, il benchmark internazionale ha raggiunto un massimo di 139 dollari al barile.

Oltre il 40% della produzione mondiale di petrolio è controllata dall’OPEC e dai suoi alleati, che vogliono evitare il calo della domanda a causa di un forte calo dell’uso in Cina, negli Stati Uniti e in Europa.

Foto Pla2na tramite Shutterstock

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