Guida al trading e agli investimenti azionari

La guida al trading e agli investimenti azionari di eToro ti fornirà tutte le conoscenze di base necessarie per capire come muoverti in questo settore.

22' di lettura

Che cosa sono le azioni?

Le azioni sono le parti unitarie in cui si divide il valore del capitale societario di una società per azioni. Da questa sintetica definizione ne deriva che il titolare delle azioni di fatto possiede una porzione dell’impresa e ne acquisisce in automatico diritti e oneri stabiliti da leggi e regolamenti. L’azionista/socio, partecipa al capitale sociale dell’azienda che può essere costituita come s.p.a., cooperativa o come società a responsabilità limitata. In qualità di socio, l’azionista partecipa attivamente alla vita economica della società, traendone i vantaggi previsti dalla distribuzione dei dividendi se previsti, esprime il voto sulle scelte, può impugnare le delibere delle assemblee. Inoltre il socio partecipa delle perdite della società, le quali sono limitate al valore delle azioni possedute: ciò significa che il creditore non può rivolgersi all’azionista e pretendere da questi il pagamento del credito.

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Le azioni possono rappresentare anche società di capitali non presenti nei mercati finanziari (esempio: le società a responsabilità limitata), ed ecco perché si distingue tra azioni quotate e azioni non quotate in borsa. La differenza tra le due tipologie di azioni è presto detta: le azioni quotate sono acquistabili facilmente attraverso i mercati mondiali; le azioni non quotate sono soggette a regole più complesse che rendono difficoltoso l’acquisto e ancor più la vendita, non esistendo per esse un luogo di vendita che sia fisico o dematerializzato.

Altra caratteristica delle azioni è quella di essere un titolo di credito, ovvero uno strumento che contiene un diritto e ne facilita la cessione ad un’altra persona.

I tipi di azioni

Prima di investire in azioni, è bene sapere che esistono varie categorie di azioni prevedibili nello statuto societario al fine di differenziare i privilegi degli azionisti. Una sintetica distinzione e classificazione di tali tipologie di azioni la riportiamo nello schema seguente.

  • Azioni di risparmio: il possessore non ha diritto di voto, ma riceve privilegi economici nella distribuzione dei dividendi.
  • Azioni privilegiate: l’azionista in questo caso ha diritto di voto solo durante le assemblee straordinarie, ma riceve un miglior trattamento nella distribuzione dei dividendi.
  • Azioni a voto plurimo: previste per le società non quotate, da statuto prevedono il diritto di voto plurimo. Le società quotate possono incorporare azioni a voto plurimo solo se esse erano presenti prima della quotazione nei mercati.
  • Azioni a voto maggiorato: il possessore di tali azioni, se previamente previsto dallo statuto societario, ottiene fino a un massimo di due voti per ciascuna azione posseduta. Tale privilegio è previsto solo se l’azionista possiede i titoli di credito per un periodo continuativo di almeno due anni.
  • Azioni ordinarie: sono titoli senza alcun privilegio per il detentore rispetto alla distribuzione dei dividendi o in caso di ripartizione dell’attivo tra i soci se la società venisse liquidata.

Le nozioni appena fornite sono utili per avere una comprensione di base prima di passare all’investimento azionario, cioè prima di comprare azioni in borsa.

Cosa sono le azioni in borsa

In questa sezione vogliamo spiegare in modo approfondito cosa sono le azioni in borsa, tralasciando volutamente le non quotate per la loro difficile accessibilità.

La guida al trading e agli investimenti azionari che stai leggendo si focalizza sulle azioni disponibili in borsa perché sono facilmente accessibili a qualunque risparmiatore e risparmiatrice.

Le Borse sono i luoghi fisici dei mercati regolamentati dalle autorità governative, dove le società possono chiedere di essere quotate seguendo specifici iter autorizzativi. La Borsa di Milano in Italia, ad esempio, rappresenta il luogo fisico del mercato degli strumenti finanziari, ed è gestita da Borsa Italiana S.p.A.

Le borse sono quindi i contesti di negoziazione delle azioni societarie, tuttavia non è lì che le persone realmente si scambiano il possesso di “pezzetti” delle aziende. Dove investire in azioni allora?

Il risparmiatore può accedere ai mercati attraverso intermediari autorizzati come banche e società di intermediazione mobiliare. Tali società si occupano di inserire per conto del cliente gli ordini di acquisto o di vendita delle azioni nei sistemi di negoziazione. Un processo diventato telematico e demandato ai sistemi informatici, i quali in pochi istanti compiono le transazioni richieste dai partecipanti.

Fare trading di azioni da casa

Il passaggio epocale al mercato finanziario telematico è ciò che oggi permette a chiunque di fare trading di azioni da casa, o, attraverso una app scaricata nello smartphone, anche mentre si va al lavoro seduti in metropolitana.

Tra le numerose piattaforme di trading di azioni online troviamo anche eToro, una piattaforma di trading su azioni che propone una soluzione d’investimento con account gratuito e 0% di commissioni sulla negoziazione. La proposta completa è ben spiegata alla pagina “Acquista azioni su eToro”.

Il tuo capitale è a rischio. Si applicano altre commissioni. Per maggiori informazioni, visita etoro.com/trading/fees.

Perché investire in azioni?

Prima dell’avvento delle piattaforme di investimento online, la finanza era appannaggio di poche persone e investire nel mercato azionario veniva considerato “roba da ricchi” a causa del budget e delle commissioni d’ingresso. Il settore risultava dunque di difficile accesso perché mancando gli strumenti informatici odierni, bisognava necessariamente affidarsi ad una banca. Nulla di sbagliato, semplicemente l’investitore non aveva la percezione piena di quello che accadeva.

Investire in borsa oggi è semplice e pratico grazie all’avvento di internet che ha reso possibile strutturare siti web con strumenti informatici comprensibili a tutti. Una prova di ciò la puoi constatare visitando la piattaforma di trading di eToro e scaricando la sua app.

Grazie a questa evoluzione oggi investire in azioni è tra le soluzioni scelte da chi cerca una remunerazione futura sul capitale risparmiato allo scopo di avere più potere d’acquisto per la casa o maggiore capitale da godersi durante la vita da pensionati.

In sostanza, i mercati azionari e finanziari in genere, pur presentando dei rischi sul capitale investito, sono visti come una delle occasioni per elevare le proprie capacità finanziarie in futuro.

Il risparmiatore che si avvicina a questo strumento finanziario, dovrebbe tenere conto dei vantaggi e svantaggi di investire nel mercato azionario, che possiamo riassumere come segue.

Vantaggi

  •   Facile accesso attraverso il trading online.
  •   Investimenti su un’ampia varietà di società quotate.
  •   Diversificazione del capitale su società di differenti settori industriali.
  •   Rendimenti più elevati rispetto ad altre forme di investimento.

Svantaggi

  •   Rendimenti non garantiti.
  •   Rischio di perdita del capitale.
  •   Stime sui rendimenti futuri difficili da preventivare.

Performance delle azioni alla prova dei mercati

Presentati i vantaggi e gli svantaggi legati all’investimento in azioni, forniamo un esempio di rendimento reale di una società quotata in borsa e del relativo titolo azionario.

Come caso di studio analizziamo il titolo azionario di Zoom Video Communications Inc. (ZM). Il ritorno ad un anno di ZM è stato straordinario, con un guadagno del +497,17%. Zoom ad aprile del 2019 valeva 66,22 USD, mentre a dicembre del 2020 ha toccato i 415,35 USD di valore.

Tuttavia, va sottolineato che il titolo ad ottobre del 2020 aveva toccato il record storico di 559 USD di valore. Questo particolare sta a ricordarci che anche le migliori performance possono regredire e che non tutti i titoli azionari ottengono rendimenti simili. Ecco perché è sempre opportuno fare delle buone ricerche per trovare le migliori azioni su cui investire.

Investire in azioni vs fare trading su azioni

Fare un investimento azionario segue strade diverse in base agli obiettivi di crescita che come risparmiatore ti sei prefissato. Nello specifico, si fa distinzione tra l’investire in azioni e il fare trading su azioni.

Investire in azioni è l’approccio del risparmiatore alla ricerca di un investimento di lungo periodo, e ha come finalità il gestire le azioni acquistate in un conto titoli per rivenderle dopo molti mesi o anni, mentre nell’attesa si incassano gli eventuali dividendi.

Fare trading sulle azioni è proprio del trader alla ricerca di profitti immediati. Questo è l’approccio di chi compra e vende azioni nel giro di poche ore o nell’arco della giornata. La sua finalità è approfittare della volatilità giornaliera dei titoli per incassare a fine giornata dei profitti interessanti.

Come trarre profitto dalle azioni

Compreso che ci sono due modalità principali per guadagnare grazie alle azioni, investendo o facendo trading, compiamo un passo ulteriore e comprendiamo come trarre profitto dai titoli azionari.

In finanza, per comprendere quali sono le migliori azioni su cui investire, è importante verificare la qualità delle società quotate in borsa. Un lavoro che può richiedere del tempo, ma che contribuisce ad evitare la perdita di capitale.

Studiate le società quotate in borsa più solide e con un promettente piano di crescita, è tempo di investire in esse per trarne profitto. A tal proposito esistono tre modalità che ti consentono di incassare profitti dalle azioni: durante le fasi di rialzo dei prezzi, durante le fasi ribassiste o con la distribuzione dei dividendi.

  • Fasi rialziste: questo è il caso più semplice, che si verifica quando il prezzo delle azioni sale oltre il prezzo d’acquisto. Il profitto per l’investitore è dovuto al maggior valore raggiunto dal titolo della società su cui ha spostato le sue risorse finanziarie.
  • Fasi ribassiste: grazie a specifici strumenti finanziari di cui parleremo più avanti nella guida al trading e agli investimenti in azioni, è possibile trarre profitto anche dal calo di prezzo delle azioni. Una condizione che amplia e di molto il ventaglio di opportunità di guadagno.
  • Dividendi: la distribuzione dei dividendi si presenta come una terza modalità attraverso cui il risparmiatore ottiene profitti dai titoli azionari. Le società distribuiscono i dividendi in base ai margini di guadagno fatti durante l’anno, anche se non tutte le società quotate lo fanno. Per l’azionista è l’occasione di partecipare all’utile dell’impresa ottenendo un guadagno extra.

Cosa determina il prezzo delle azioni?

Hai quindi tre strade per guadagnare dalle azioni: quando i prezzi sono rialzisti o ribassisti, oppure grazie ai dividendi. Per capire come si forma il prezzo delle azioni e quindi per comprendere meglio quando una azione è bullish o all’opposto è bearish, diventa utile conoscere il meccanismo della domanda e dell’offerta.

Semplificando al massimo, il prezzo di un prodotto o di un bene qualsiasi, ed anche degli strumenti finanziari come le azioni, si formano grazie alla legge della domanda e dell’offerta. Quando un bene è scarso o ne sono rimaste poche scorte in magazzino, ma la richiesta da parte degli acquirenti è superiore alla quantità disponibile, il bene acquisisce un valore maggiore e di conseguenza il suo prezzo sale.

Per le azioni, il meccanismo è lo stesso e lo possiamo spiegare con un esempio di base. Prendiamo il titolo Pfizer (PFE) e supponiamo che quest’oggi siano disponibili all’acquisto 10 mila azioni da parte di venditori disposti a cedere il possesso del titolo di credito. Al contempo, nel mercato si è formata una domanda di giornata superiore alle 100 mila azioni. Avremo una richiesta dieci volte superiore all’offerta di azioni Pfizer, che farà inevitabilmente alzare il suo prezzo a beneficio di chi in quei frangenti già possiede quote della società.

Questo esempio apre molteplici interrogativi e uno di questi riguarda come capire se le azioni salgono o scendono, in particolare per anticipare questo momento e farsi trovare pronti a beneficiare dei maggiori rialzi.

I fattori “scatenanti” possono essere svariati e delle volte agiscono contemporaneamente, rendendo complesso capire quale sia quello che ha agito più di tutti sul titolo. In linea di principio, è utile tenere presente che i comunicati stampa pubblicati dalle società, le notizie legate ai concorrenti, possono favorire una condizione di mercato toro o di mercato ribassista.

Anche le analisi di autorevoli società di analisi dei mercati, come le agenzie di rating, generano movimenti innescando la domanda e l’offerta di un titolo. Se l’analisi è positiva, intorno al titolo si genererà una condizione di mercato in rialzo che farà alzare anche la capitalizzazione di mercato del titolo, all’opposto bisogna attendersi un mercato ribassista.

Altri fattori che influenzano i prezzi sono: notizie economiche riferite al settore industriale; notizie politiche che in qualche modo possono avere un impatto sulla società quotata; la fiducia degli investitori nei confronti di un titolo azionario.

Spesso i nuovi investitori che si affidano alla piattaforma di eToro per investire usano il CopyTrader, uno strumento che consente anche a un nuovo utente di investire come un trader professionista. La funzione permette al principiante di copiare le strategie di trading dei professionisti e di trarre il massimo dalla loro conoscenza dei mercati e competenza. La funzione è gratuita, per saperne di più, leggi come funziona il Copy trading.

Strategie di investimento azionario

Potrebbe non bastare conoscere l’andamento dei prezzi delle azioni, sapere se il titolo di una società è in una fase rialzista o ribassista, valutare il rapporto prezzo utili (P/E ratio), quando intendiamo investire in azioni. Entrano quindi in gioco le strategie, che meglio ci aiutano a comprendere dove investire in azioni, evitando il più possibile le perdite di capitale.

Di seguito presentiamo alcune delle strategie di investimento classiche dei mercati borsistici, realizzate da studiosi nel corso delle loro ricerche teoriche ed applicate alla realtà dai trader.

Value investing: la tecnica di investimento è tanto antica quanto ancora oggi attuale. L’obiettivo del value investing, ideato da Graham e Dodd, è comprare le azioni ad un prezzo considerato al di sotto del loro valore di mercato o “intrinseco”. La filosofia di fondo della strategia, spesso adottata anche da Warrenn Buffett con qualche accorgimento qualitativo, verte sull’acquisto delle azioni societarie in una fase di forte svalutazione. Nel tempo sono nate delle varianti alla versione classica per meglio adattarsi ai mutamenti e così alcuni hanno introdotto nella tecnica un elemento di quality investing, ovvero si guarda alla qualità dell’azienda, alla sua gestione trasparente, al tipo di attività che deve essere il più prevedibile possibile.

Growth investing: altro stile di investimento applicato dai risparmiatori, focalizzato sulla crescita di piccole e giovani imprese il cui guadagno futuro è atteso crescere al di sopra della media delle società del settore di riferimento. L’obiettivo è scovare le società quotate, emergenti ma promettenti, capaci di raggiungere il successo in pochi anni, per rientri sull’investimento elevati. Il rovescio della medaglia è un alto rischio a cui si espongono i capitali personali, poiché queste società sono poco sperimentate.

Small-cap investing: per certi versi simile alla precedente, questa strategia di investimento in azioni punta alle società con un capitale di mercato ridotto, le cosiddette small cap. L’interesse dell’investitore che punta su di esse risiede nella possibilità futura di ottenere altissimi rendimenti (potenziali) sul titolo. Va tenuto conto che le società con un capitale di mercato di questo genere sono altamente volatili e sono maggiormente a rischio fallimento. Tuttavia, sono indicate per investitori alla ricerca di alti guadagni, ma disponibili ad accettare una quota di rischio superiore.

Dividend investing: la strategia dei dividendi è diversa dalle altre perché va alla ricerca di quelle società quotate che rilasciano un dividendo sulle azioni possedute. I dividendi sono i profitti dell’azienda condivisi con gli azionisti. Va tenuto bene a mente, però, che i dividendi sono variabili (dipendono dal profitto dell’attività nell’economia reale) e non obbligatori. Durante la crisi finanziaria del 2008-2009 molte banche non rilasciarono dividendi agli azionisti e lo stesso è accaduto durante la crisi del 2020. Al netto di ciò, i dividendi sono molto ricercati dagli azionisti perché rappresentano un guadagno in contanti.

Investimento socialmente responsabile (SRI): cresce sensibilmente l’attenzione e l’interesse per il socially responsible investing, una forma di investimento che ha come finalità non solo il profitto ma anche il benessere dell’ambiente e delle persone che lavorano per la società su cui si è scelto di investire. Quando ci si mette alla ricerca di investimenti SRI, i fattori chiave da analizzare sono tre: il rispetto dei diritti umani, la tutela ambientale e la buona governance dell’impresa (ESG – Environmental, Sociand and Governance). L’investitore attento ai fattori ESG è quindi disposto ad investire su quelle imprese che riducono l’impatto diretto sull’ambiente del loro processo produttivo, rispettano i diritti dei lavoratori e dei consumatori, conducono una amministrazione onesta e rispettosa degli azionisti.

Da notare che le strategie di investimento qui presentate possono essere applicate anche ad altri strumenti finanziari e su altri mercati che potrai conoscere attraverso eToro.

Principi di stock analysis

Apprese le basi del trading in azioni, è tempo di passare all’analisi dei dati che riguardano gli asset su cui intendi investire. Per farlo al meglio è necessario apprendere varie tecniche di analisi, che riassumiamo sotto due distinti “ombrelli”: analisi fondamentale e analisi tecnica.

L’analisi fondamentale è un metodo di misurazione del valore intrinseco del titolo azionario, che avviene tramite lo studio dei fattori economici e finanziari della società quotata. Qualsiasi notizia, informazione o comunicato stampa che possa essere correlato al titolo è oggetto di analisi fondamentale. L’obiettivo è comparare queste informazioni con il prezzo corrente dell’asset per capire se esso è sopravalutato o sottostimato, si parla cioè di utile per azione (EPS).

Nel caso dell’analisi fondamentale, l’analista utilizza una serie di fattori e dati quantitativi per comprendere il reale valore delle azioni. Tra i fattori troviamo il rendimento azionario derivato dal dividendo; il return on equity (ROE) che misura il modo in cui il rendimento di una società è in relazione al patrimonio netto; il price earning ratio (PER) cioè il rapporto prezzo/utili usato per misurare il rapporto tra il prezzo attuale delle azioni e l’utile atteso.

L’analisi tecnica è considerata l’opposto del precedente approccio: analizza i grafici e i dati storici dei prezzi e dei volumi di scambio dell’asset, tra cui il volume medio, alla ricerca di tendenze che si ripetono con una certa costanza e cadenza nel tempo, come ad esempio il 52 week range, o il range days. L’obiettivo qui è rintracciare opportunità di trading di breve periodo attraverso gli effetti che domanda e offerta generano sui prezzi, il volume e la volatilità. Un aiuto per capire la volatilità di una azione viene data dal coefficiente Beta che appunto aiuta a capire quanto un titolo è volatile.

Anche l’analisi tecnica dei titoli azionari ha le sue strategie usate per trarre profitto dai mercati azionari, che si basano su due attributi di base chiamati supporto e resistenza. I due attributi sul grafico sono rappresentati da linee orizzontali che agiscono come barriera entro cui si analizza il movimento del prezzo per capirne la direzione. Quando un prezzo si muove sotto un supporto o sopra una resistenza, allora si parla di direzione del breakout: letteralmente evasione. Seguendo questi indicatori, il trader applica uno stile di trading chiamato trend trading o trend del mercato, il cui obiettivo è guadagnare analizzando il movimento (il trend) dell’asset in una particolare direzione: in rialzo o al ribasso.

Come fare trading delle azioni su eToro

Sulla piattaforma di eToro hai due strade per investire nei mercati azionari, con la prima puoi acquistare azioni che ti trasformano in un azionista, la seconda riguarda il trading con i contratti per differenza (CFD).

Il 76% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando fa trading di CFD con questo fornitore. Dovresti valutare se puoi permetterti di correre il rischio elevato di perdere il tuo denaro.

Comprare azioni su eToro è molto semplice, e puoi farlo in pochi passaggi:

  1. Registrati sulla piattaforma di eToro aprendo un conto;
  2. prova gli strumenti disponibili con il conto demo (hai a disposizione un conto demo con 100 mila euro per esercitarti);
  3. quindi deposita denaro per fare trading dal vivo;
  4. scegli le azioni su cui investire;
  5. sei pronto ad acquistare e vendere azioni su eToro al momento giusto.

In alternativa, usa i contratti per differenza (CFD) per seguire i movimenti dei prezzi, rialzisti o ribassisti, e aprire posizioni di trading che ti offrono l’opportunità di guadagnare in entrambe le direzioni del mercato. Prima di aggiungere al tuo portafoglio azionario i contratti per differenza approfondisci il CFD trading.

In entrambi i casi, una volta registrato ed effettuato il deposito, avrai a disposizione la scheda di ricerca che fornisce molte indicazioni durante il trading, tra cui il target di prezzo degli analisti, il consenso degli analisti e le valutazioni.

Valutare il rischio azionario

Quando si investe in azioni non tutto potrebbe filare liscio come si vorrebbe, è sempre bene valutare il rischio di mercato o market risk, che può essere dovuto a diversi fattori esterni, come una notizia economica negativa o dovuto a un fattore interno come una bassa liquidità. In quest’ultimo caso si parla di liquidity risk, ovvero rischio di liquidità, che si verifica quando per un asset azionario manca la sufficiente domanda per poterlo vendere ed evitare perdite.

Il rischio di leva (leverage risk), si può verificare invece sui mercati a leva prendendo a prestito il capitale investito in una operazione di trading. La leva ha il pregio di aumentare il potenziale ritorno sull’investimento, ma anche di ampliare le perdite se l’operazione va male.

Accanto a questi rischi generici, troviamo il rischio specifico di un titolo azionario o stock-specific risk dovuto essenzialmente all’andamento della società nell’economia reale, oppure a notizie negative che hanno un impatto negativo sul titolo.

Per ridurre i rischi, i trader apprendono le cosiddette strategie di gestione del rischio, tra cui le più applicate sono:

  •   stop loss: strumento usato per interrompere le perdite quando il prezzo di una azione scende al disotto del margine di sicurezza;
  •   diversificazione: comprare azioni di diverse società quotate in borsa è una strategia di riduzione del rischio spesso efficace;
  •   strategie di lungo termine: preventivare investimenti di lunga durata garantisce un rendimento che cresce nel tempo.

Sommario

  •   Che cosa sono le azioni: le azioni sono le parti unitarie in cui si divide il valore del capitale societario di una società per azioni.
  •   Perché investire in azioni: investire in azioni è tra le soluzioni scelte da chi cerca una remunerazione futura sul capitale risparmiato.
  •   Investire in azioni vs fare trading su azioni: chi investe in azioni cerca profitti sul lungo periodo, chi fa trading su azioni cerca guadagni in breve tempo.
  •   Come trarre profitto dalle azioni: studiare le fasi rialziste e ribassiste delle migliori azioni disponibili nel mercato è il miglior modo di trarne profitto.
  •   Cosa determina il prezzo delle azioni: la legge della domanda e dell’offerta determina il prezzo delle azioni.
  •   Strategie di investimento azionario: value investing, growth investing e dividend investing sono alcune delle strategie di investimento sulle usate dai trader.
  •   Principi di stock analysis: l’analisi fondamentale e l’analisi tecnica sono le discipline alla base di due opposti approcci all’analisi dei mercati azionari.
  •   Come fare trading delle azioni su eToro: accedi alla tua area riservata e fai trading sulle azioni con eToro in qualsiasi momento.
  •   Valutare il rischio azionario: nessun titolo azionario è privo di rischi, tuttavia alcuni strumenti come lo stop loss e tecniche di risk management possono aiutarti a ridurre i rischi di perdita del capitale investito.

Glossario

  • Azioni: il titolare delle azioni possiede una porzione dell’impresa e ne acquisisce diritti e oneri.
  • Analisi tecnica: analizza grafici e dati storici dei prezzi e dei volumi di scambio, alla ricerca di tendenze che si ripetono nel tempo.
  • Analisi fondamentale: metodo di misurazione del valore intrinseco del titolo azionario.
  • Capitalizzazione di mercato: la capitalizzazione si riferisce al prodotto tra il numero di azioni in circolazione di una società e il prezzo di mercato d’ogni singola azione.
  • Beta: il coefficiente aiuta a comprendere la volatilità dell’asset rispetto al mercato. Se è uguale a 1 è in linea con il mercato, se è superiore sarà più volatile, viceversa se inferiore sarà meno volatile del emrcato.
  • CFD: contratti per differenza.
  • Chiusura precedente: rappresenta l’ultimo prezzo segnalato, negoziato in un determinato lasso di tempo.
  • Range days: è un indicatore dei trend che si usa per valutare cosa può accadere con il prezzo di una azione a breve termine.
  • Dividendi: percentuale dei profitti societari riconosciuta all’azionista.
  • Diversificazione: si pratica acquistando azioni di diverse società quotate in borsa.
  • Rapporto prezzo utili P/E ratio: si usa per verificare se una azione è sovrastimata o sottostimata dal mercato finanziario.
  • Ritorno ad 1 anno: misura annualizzata di quanto un investimento è aumentato, in media, ogni anno.
  • Stop loss: interrompere le perdite quando il prezzo scende al disotto del margine di sicurezza.
  • Utile per azione (EPS): misura l’utile netto di ciascuna azione ed è espresso in termini monetari. Conosciuto anche come “utile per azione”.
  • Volume medio: noto come average volume è un indicatore che serve a indicare il volume totale per un periodo specifico, diviso per il numero di barre presenti nel periodo specificato.
  • 52 week range: prende in considerazione il prezzo più basso e il prezzo più alto al quale un titolo è stato negoziato nelle 52 settimane precedenti.

Le presenti informazioni vengono fornite al solo scopo educativo e non rappresentano consigli d’investimento o suggerimenti personali. Tali informazioni non devono quindi essere interpretate come offerte o solleciti di compravendita di strumenti finanziari.

Il materiale è stato preparato senza tener conto di precisi obiettivi d’investimento o specifiche situazioni finanziarie e non soddisfa pertanto i criteri legali e legislativi previsti per la promozione di ricerche indipendenti. Tutti i riferimenti alle prestazioni passate di uno specifico strumento, indice o prodotto d’investimento preassemblato non rappresentano né devono essere interpretati come un indicatore affidabile di possibili prestazioni future.

eToro non offre alcuna garanzia né si assume la responsabilità in merito all’accuratezza o alla completezza del contenuto esposto nella presente guida. Il lettore deve garantire di aver compreso appieno i rischi comportati dal trading prima di impegnare capitale. Si sconsiglia di mettere a rischio più denaro di quanto non se ne possa perdere.