Trading system HO (Heating Oil) con il Donchian Channel

Sedute USA
8' di lettura

In questo articolo proveremo sviluppare un trading system sul Heating Oil (NY Harbor ULSD) quotato al CME, con l’idea di diversificare l’operatività sui future del settore energetico. Analogamente al future sulla benzina (RBOB Gasoline), si tratta di uno strumento sicuramente più piccolo in termini di volumi rispetto al più noto Crude Oil (petrolio), ma che presenta il classico comportamento trend following tipico di molti energetici. In questo articolo proveremo a sfruttare la natura del mercato utilizzando un Donchian Channel come motore della strategia.

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Le analogie fra Heating Oil (HO) future e RBOB Gasoline riguardano anche altri aspetti che bisogna considerare, prima di operare con questi strumenti: i rischi a cui ci si espone sono sicuramente maggiori rispetto all’utilizzo di altri future energetici, in quanto HO e RBOB sono meno liquidi e quindi più soggetti a slippage nell’esecuzione degli ordini, in particolare nelle ore notturne dove i volumi sono solitamente più bassi. Non meno importante, il “big point value”, ovvero il valore di un singolo punto del future: in questo caso vale ben 42.000$ dollari, e con una quotazione dell’Heating Oil che ad oggi si aggira sui 2.9$, otteniamo un controvalore del singolo contratto di circa 120.000$ su uno strumento che ha una volatilità piuttosto elevata.

Figura 1 – Andamento prezzi HO Future dal 01/01/2010 ad oggi

L’indicatore Donchian Channel

Tornando al motore della strategia, il Donchian Channel (noto anche come Price Channel) è un canale di prezzo formato da due bande, una superiore e una inferiore, che tracciano rispettivamente il massimo massimo e il minimo minimo degli ultimi N periodi. Il suo ideatore, Richard Donchian, è stato soprannominato non a caso “il padre del trend following trading”, visto che il Donchian Channel è un indicatore che risponde molto bene alle classiche logiche di breakout. Significa cioè che quando si ha la rottura del limite superiore o inferiore del canale, il mercato sta superando quei limiti di prezzo entro i quali è stato costretto fino a quel momento. In pratica i rapporti di forza tra compratori e venditori si sono sbilanciati da una parte o dall’altra, per cui ci sono i presupposti per un’entrata long o short, cercando di cavalcare il trend che da lì dovrebbe più facilmente generarsi. Ciò non toglie che si possa pensare di utilizzare questo indicatore anche in strategie “mean reverting”, andando ad acquistare sul canale inferiore e vendere su quello superiore.

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La struttura del Canale di Donchian richiama molto un altro famoso indicatore di analisi tecnica, ossia le Bollinger Bands. Come questo infatti può essere sfruttato anche come indicatore di volatilità, visto che si allarga e si restringe in base all’oscillazione dei prezzi, anche se lo fa in una maniera che potremmo definire meno reattiva.

Figura 2 – Esempio di Donchian Channel

Trading HO con l’indicatore Donchian Channel

Possiamo approcciare la definizione di un trading system sull’HO considerando che i future energetici rispondono molto bene alle classiche logiche breakout trend following. Questo significa per esempio che quando si verifica la rottura di un massimo o di un minimo precedente, il mercato tende solitamente a proseguire in quella direzione.

In particolare questa strategia attenderà che i prezzi abbiano superato il canale Donchian superiore (breakout) per entrare long, o viceversa quello inferiore per entrare short. Il calcolo del canale sarà effettuato sui classici 20 periodi. La strategia sarà testata su time frame a 60 minuti, su uno storico di dati che vanno da gennaio 2010 a dicembre 2021, in modo da avere tutti dati del 2022 come periodo “out of sample” di verifica per l’efficacia della strategia.

L’orizzonte temporale delle operazioni sarà al massimo di qualche giorno, per cui le posizioni potranno andare in overnight, ma si valuterà se imporre una durata massima. Questo perché con il passare del tempo il segnale d’ingresso tenderebbe a perdere significatività. Inoltre, sarà utilizzata una finestra temporale operativa che escluda la prima e l’ultima ora di contrattazione (quindi dalle 19:00 alle 16:00 orario dell’exchange), per evitare quei movimenti di prezzo che a volte avvengono a inizio e fine sessione, ma che non sono sintomo di un vero e proprio trend in partenza.

Come valori di primo tentativo si utilizzeranno uno stop loss di 2000$ ed un take profit di 5000$.

Nelle figure 2, 3 e 4 sono riportate le metriche ottenute dalla strategia appena descritta.

Figura 3 – Strategy performance report trading system HO con il Donchian Channel
Figura 4 – Equity curve trading system HO con il Donchian Channel
Figura 5 – Total Trade Analysis trading system HO con il Donchian Channel

Considerato che nessun parametro è stato ancora ottimizzato, la strategia mostra risultati incoraggianti ed una equity line crescente, anche se in maniera non molto costante. L’approccio sembra essere quindi corretto e confermare la natura trend following di questo sottostante. Tuttavia un affinamento è necessario per poter pensare di utilizzarla nel trading reale. Punto dolente è in particolare l’average trade, che si attesta mediamente sui 65$, non garantendo di poter sostenere i costi commissionali e lo slippage tipico di questo sottostante.

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Ottimizzazione trading system HO con il Donchian Channel

Proviamo a migliorare le metriche della strategia intervenendo sui principali parametri.

Come primo step proveremo ad ottimizzare il numero di periodi su cui è calcolato il canale Donchian, per vedere se rispetto ai classici 20 periodi ci sono valori che funzionano meglio sul time frame orario che abbiamo scelto. Ottimizzando il periodo fra 5 e 240 (pari a 10 giorni di contrattazioni), si trova una buona area di stabilità intorno al valore di 164, con un ottimo average trade ed un drawdown praticamente dimezzato rispetto a quello di partenza, senza compromettere troppo il net profit.

Figura 6 – Ottimizzazione del periodo di calcolo del Donchian Channel

Ulteriore affinamento potrebbe essere quello di limitare la finestra temporale in cui è possibile aprire posizioni. Infatti, dalle prime ore di contrattazione fino circa alle 3:00 di notte, i volumi scambiati tendono ad essere solitamente più bassi, questo potrebbe avere un effetto negativo sui risultati a causa della minor significatività dei movimenti in atto e del più probabile slippage a cui si andrebbe incontro. Dai risultati dell’ottimizzazione si vede che iniziando ad operare dalle 10:00 e concludendo alle 15:00, si riesca a portare l’average trade a 460$ aumentando anche il net profit, insieme al rapporto net profit/drawdown (indicato come ‘custom criteria’ nei risultati  dell’ottimizzazione).

Figura 7 – Ottimizzazione finestra operativa, in alto inizio contrattazioni (startTime), in basso fine contrattazioni (endTime)

L’equity line così ottenuta è sicuramente più costante di quella iniziale, le metriche sono migliorate e la strategia appare piuttosto promettente. Ciò non toglie che si potrebbe pensare di introdurre altri miglioramenti, magari lavorando su stop loss e take profit, oppure limitando la durata dei trade che vanno oltre i 5-6 giorni, che rischiano di perdere significato rispetto al segnale che li ha generati. Ma come sempre si lascia ai lettori la curiosità di sperimentare e provare a migliorare ulteriormente questo sistema.

Figura 8 – Equity curve ottimizzata trading system HO con il Donchian Channel

Conclusioni trading system HO con il Donchian Channel

In conclusione, la logica di trend following – breakout applicata tramite i segnali forniti dal Donchian Channel, si conferma essere un buon approccio per operare sull’Heating Oil future, così come lo è in generale per gli altri future energetici. Ovviamente  apportando i dovuti aggiustamenti caso per caso.

Alla prossima e buon trading!

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